DIAMO UNA MANO AGLI AMICI DI REPUBBLICA ED ESPRESSO
Estate, voglia di vacanze, tanto più meritate se si hanno alle spalle lunghi periodi di fatica e di lavoro intenso. Ora, chi più ha faticato ultimamente? Senza dubbio i nostri amici sinistrati che scrivono su Repubblica e sull’Espresso, i due giornali che fanno da catechismo per i membri (in tutti i sensi) del coso, del PD. Bisogna infatti dar atto a questi instancabili giornalisti che doversi inventare ogni giorno una bufala da lanciare contro il Presidente del Consiglio per riuscire a farlo cadere, dopo che il voto degli italiani lo ha fatto stravincere, non è impresa da poco. Comunque, ai sinistri amici la fantasia non manca. Dal settore “puttane & affini”, visto che rendeva ben poco, anzi rischiava di diventare un boomerang, si è passati all’improvviso al settore “occultamento di reperti archeologici”. Veniamo così a leggere che a Villa Certosa, che ormai sembra divenuta il centro della vita politica italiana, sarebbero stati rinvenuti i resti di ben trenta – dicasi trenta – tombe fenicie (e non “fenice” come scrive Repubblica, che forse fa un po’ di confusioncella con l’Araba). Ora il Berlusca se trova delle tombe fenicie sulla sua proprietà, che fa? Ma ovviamente non le denuncia alle competenti autorità (Sovrintendenza alle antichità eccetera e CC del Nucleo Tutela patrimonio artistico). No no: se le tiene lui, le tombe, che magari gli possono venire utili per menar vanto col prossimo centinaio di “escort” che verranno importate a Villa Certosa, ovviamente con voli a carico dello Stato, danneggiando così anche tutti i contribuenti.
Insomma, abbiamo cambiato settore, e di questo ringraziamo gli amici di Espresso e Repubblica, perché queste storie del Presidente del Consiglio che sembrava un mandrillo un po’ assatanato, a cui avessero messo del Cialis mischiato a Viagra nella minestra, iniziavano a stufare un po’ tutti.
Ma volete mettere, un Berlusconi che sottrae al pubblico patrimonio tombe fenicie? Peccato che il suo avvocato abbia già chiarito, documenti alla mano, che nel 2005 erano stati rinvenuti, nel corso di scavi, frammenti di anfore e di ossa umane, che la Sovrintendenza, subito avvisata e prontamente accorsa, aveva detto che non valevano un tubo.
Ora, l’estate incombe e anche l’ultimo argomento dei santoni di sinistra è finito in ridicolo. Poiché, come dicevo sopra, anche gli amici e i colleghi dell’Espresso e di Repubblica hanno diritto al meritato riposo estivo, voglio venir loro incontro, suggerendo alcune cose che potrebbero attribuire al Berlusca. È solo un piccolo elenco, ma potrebbe servire, ben sviluppato da penne abili, a coprire lo spazio di almeno sei o sette articoli. Poi, possiamo sempre trovare una puttana che giuri di aver visto e udito tutto (scusate se tiro in ballo questa categoria, ma sembra che siano le testimoni predilette da Repubblica ed Espresso) e il gioco è fatto.
E passiamo al concreto:
- il 12 marzo 1909, circa alle ore 21, il detective Giuseppe Petrosino venne ucciso a Palermo, con tre colpi di pistola esplosi a distanza ravvicinata. Petrosino stava indagando sulla “Mano Nera”, organizzazione mafiosa che agiva a New York, ma le cui radici erano in Sicilia. L’assassino non fu mai scoperto, ma si sussurra che il Petrosino indagasse anche sulla scissione della destra in Sicilia. Perché Berlusconi non è in grado di spiegare cosa fece la sera del 12 marzo 1909? E che dire della testimonianza della signora (insomma…) Concettina Bellicomi, in arte “Giusy l’insaziabile” che ha giurato che il Presidente del Consiglio era a letto con lei, ma si allontanò dalle 20.50 alle 21.15, con la scusa di andare a lavarsi i denti?
- Henri Désiré Landru fu arrestato il 30 novembre del 1921, con la terribile accusa di aver ucciso un numero imprecisato di donne, valutato tra le cinquanta e le trecento, nell’arco di pochi anni. Le poverette venivano circuite con promesse di matrimonio e dopo che avevano messo i loro averi a disposizione del Landru, questi le uccideva e ne bruciava il cadavere. Landru pagò con la ghigliottina i suoi crimini, ma un particolare è molto interessante: senza dubbio colpevole (mille indizi erano contro di lui), non si riuscì mai a trovare la minima traccia di cadaveri nella sua abitazione. Pare però che a Villa Certosa sia stato rinvenuto un mucchietto di cenere molto sospetto, perché nel mezzo si scorgevano chiaramente i resti di una dentiera. Tra l’altro, la signora (insomma…) Adelaide Rebughin, in arte “Vanessa tutto fuoco” ha giurato che a Villa Certosa, di cui lei era abituale frequentatrice, Berlusconi si sia più volte vantato di aver “mandato in fumo” le prove di un processo.
- La giunta della città messicana di Chihuahua, pressata dai cittadini esasperati dalle incursioni degli Apache, aveva votato un provvedimento con cui era "aperta la caccia" all'indiano. E incentivata: l'uccisione di un Apache era premiata con 100 dollari (una somma non indifferente, per l'epoca), se maschio adulto. Quotazioni più basse erano fissate per le donne e i bambini: rispettivamente 50 e 25 dollari. Correva l’anno 1837 e a Chihuahua fu organizzato un terribile inganno: fu offerto agli Apache di partecipare a una “fiesta” per celebrare la pace tra uomini rossi e bianchi. In verità, quando gli indiani furono tutti ubriachi, i bianchi aprirono il fuoco su di loro, usando anche un cannone a mitraglia, e uccidendone più di cento. La strage aveva un chiaro marchio razzista: possibile che Bossi, fedelissimo di Berlusconi, non ne sapesse niente? E se lo sapeva Bossi lo sapeva anche Berlusconi, perché i due si parlano tutti i giorni. Almeno, in tal senso è pronta a testimoniare la signora (insomma insomma…) Orietta Beltraffi, in arte “Ketty cosciona di velluto”, che ha messo a disposizione circa duemila cassette di registrazioni di suoi incontri galanti con il presidente del Consiglio, che possiede una villa vicino a Chihuahua.
Ecco, noi abbiamo dato tre buone idee agli amici Repubblica e Espresso. Insomma, gli abbiamo fatto gran parte del lavoro e quindi, come promesso, abbiamo facilitato le loro meritate vacanze.
Cosa dite? Che le cose scritte sono inverosimili e lo capirebbe anche un bambino scemo? E allora? A chi mai è interessata la verità in tutta questa faccenda?
domenica 26 luglio 2009
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