domenica 5 luglio 2009

L'ARGOMENTO DELLA SETTIMANA N. 2 - 29 GIUGNO - 5 LUGLIO 2009

SPERO TANTO DI ESAGERARE...

Un paio di giorni fa Baffino D'Alema - che per qualche mistero viene sempre presentato come intelligenza acuta e lucida (pur avendo alle spalle una storia piena di insuccessi come pochi riescono a collezionare...) ha tenuto un pubblico discorso in cui ci ha fornito una visione planetaria della politica. Orbene, dopo aver affermato che l'America va a sinistra (e qui sarebbe divertente che Baffino spiegasse l'escalation militare americana in Afganistan, voluta non dal cattivissimo Bush, ma dall'attuale celestiale presidente...) la mente pensante del coso, del PD, ha espresso la sua preoccupazione perchè invece l'Europa va a destra. Ora, un politico fornito di normale cervello direbbe: "ragazzi, se in tanti votano a destra vuol dire che noi, a sinistra, abbiamo fatto un sacco di castronerie. Cerchiamo di capire quali e rimediamo". Ma Baffino non ha un normale cervello, no. Lui è la mente pulsante, il motore immobile, l'Intelligenza per antonomasia. E così ci spiega che è preoccupato perchè, nelle stesse condizioni, l'Europa anni fa si beccò il nazismo. Nientemeno.
Ora, qualcuno dovrebbe spiegare al D'Alema, ad esempio, com'era l'Europa del primo dopoguerra e cosa fu il trattato di Versailles, e così forse l'Intelligenza per antonomasia capirebbe anche perchè nacque il nazismo. Ma non è questo il problema.
Baffino non è affatto l'uomo geniale che dicono (alcuni), ma non è nemmeno così scemo da credere alle scemenze che dice. E', semplicemente, un perfetto arnese comunista, e come tale non ha alcun rispetto per la Verità. Per lui esiste solo la verità (quella con la "v" minuscola), che consiste in tutto ciò che giova al Partito. E' vero che il partito è attualmente il coso, il PD, ma Baffino non può togliersi di dosso la pelle e diventare all'improvviso democratico. E' nato nel PCI, ha succhiato marxismo fin dalla culla, e quindi la sua testolina è condizionata alla patologia del Nemico da distruggere e del potere da conquistare.
Il Nemico è Berlusconi. E va distrutto, in ogni modo. Da un lato si lavora sul pettegolezzo, anche un tantino sconcio. Non funziona molto, ma intanto è meglio che nulla. Poi si rispolverano fantasmi paurosi e suggestivi: "il nazismo". Poi si ripete all'ossessione (avete notato che è il ritornello degli ultimi giorni?) che "la stagione di Berlusconi ormai sta finendo". Anche questo, detto dopo le elezioni europee e amministrative, in cui la destra ha riportato una nuova vittoria, è una scemenza. Ma non importa. Ripetete, ripetete, alla fine un'idiozia ripetuta mille volte, con sprezzante sicumera, diventa una realtà.
E fin qui siamo alla guerra, per così dire, psicologica. Ma non basta. Bisogna continuare ad alimentare l'odio, e si organizzano manifestazioni di contestazione a Berlusconi ovunque. Sono quattro gatti, è vero, ma c'è un'informazione, ANSA in testa, che per prima cosa titola "Contestato Berlusconi".
E poi si scatena la piazza.
Giorni fa a Verona le manifestazioni contro la base militare americana sono "degenerate" in scontri violenti. Degenerate? Non ci credo. E tra poco mi spiego. E a giorni inzia il G8 all'Aquila. Vedremo i rituali avvisi di procedimento contro Berlusconi o foto di Villa Certosa, ma ormai si è visto che sono armi un po' spuntate. Rischiamo anche di vedere violenza, tanta violenza.
E perchè non credo alla violenza come "degenerazione" di pacifiche manifestazioni?
Perchè si sta ripetendo, pari pari, il meccanismo perverso che portò ai governi di "unità nazionale", ossia all'ingresso del PCI nella stanza dei bottoni.
Si partì dal sessantotto, voluto, organizzato, finanziato dal Partito Comunista. Si continuò col terrorismo, salvo "deplorare", facendo finta di non sapere che il terrorismo era figlio di quella scuola di violenza che fu il sessantotto. Si sconvolse l'Italia col disordine di piazza e col terrorismo. E il messaggio comunista fu chiaro: noi li abbiamo scatenati, senza di noi non li fermerete.
Allora fu possibile, coi pusillanimi uomini di governo democristiani. Oggi il tutto è molto più difficile, perchè a capo del Governo c'è un Berlusconi (non un Rumor o un Moro) e agli Interni c'è un Maroni (non un Restivo o un Taviani).
Oggi abbiamo al Governo degli Uomini, non delle pecorelle. Ma la patologia marxista della conquista del potere a ogni costo è già partita.
Vedremo violenze di piazza e vedremo rinascere il terrorismo. La speranza dei Baffini e canagliume del genere è portare il Paese allo stremo, per poter fare il ricatto che già funzionò a suo tempo: "senza di noi non li fermerete".
E allora anche la gente comune, quella che vota Berlusconi o Lega perchè si sente tutelata da politici che, finalmente, hanno i piedi per terra e si preoccupano della gente, allora anche questa gente comune accetterà, obtorto collo, il ritorno al governo di quanti già furono buttati furi dal voto popolare.
Non raccontiamoci infatti balle: come fanno i "no global" ad avere mezzi finanziari e organizzativi per fare manifestazioni, spostarsi di qua e di là per l'Italia, disporre del kit del perfetto piazzaiuolo (caschi, bastoni, scudi, petardi, bombe molotov ecc.)? E' tutta roba che costa e se si è tanti, costa tanto. Nel 1968 il Movimento Studentesco fu organizzato e foraggiato dai comunisti. Era il loro killer, e il caporione Mario Capanna era sul libro paga del PCI.

Oggi, lo ripeto, ci sono un Berlusconi, un Maroni, un Bossi. Tutta gente che ha gli attributi, e sono convinto che saprà usarli.
Ma aspettiamoci che accada di tutto. I malati di astinenza di potere sono scatenati, a loro del voto democratico non gliene frega nulla, sono rosi dalla loro patologia. AVERE IL POTERE. E se per realizzare questo deve crepare l'Italia, che crepi.

Ne vedremo tante, e per niente belle.

Esagero ? Sono il primo a sperarlo...

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