STRASBURGO, ovvero: IL FASCINO DEL TOTALITARISMO
Ciò che penso sulla nota sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo l’ho già scritto su
Né questo fenomeno deve stupirci, perché una società che non ha più moralità né valori di riferimento ha deificato la “legittimità”, che altro non è che l’applicazione della legge. E anche un bambino un pochetto scemo capisce benissimo che in tanti casi tra “legittimità” e “giustizia” può esserci un abisso. Ma tant’è, e oggi la “legittimità” è il nuovo inconsistente idolo. E i suoi sacerdoti sono diventati i magistrati. E quando si riveste un ruolo di eccessivo potere, va a finire che ci si convince (fatte le debite eccezioni) della propria infallibilità e onniscienza. Ma questo ci porta verso un nuovo totalitarismo, nel quale i “giudici” possono decidere di tutto e su tutto, regolando ogni aspetto della nostra vita. Non scordiamoci che proprio in Italia abbiamo visto dei giudici che hanno autorizzato l’assassinio di Eluana Englaro.
Se vigesse ancora il sano buon senso, i giudici di Strasburgo si sarebbero limitati a dichiarare la propria incompetenza in materia, mandando a quel paese una mammina che, evidentemente afflitta da altri problemi, da sette anni si dedicava a rompere le scatole a magistrati di ogni ordine e grado per la sua guerra personale contro il Crocefisso esposto nelle aule scolastiche. Ma non lo hanno fatto, perché ormai tanti, troppi magistrati vivono nella contemplazione della propria grandezza incommensurabile, in virtù della quale possono pontificare su tutto e su tutti. E se questo non è totalitarismo, non saprei proprio come altrimenti chiamarlo.
Ciò diventa tanto più evidente in tutti gli organismi europei, che di fatto sono in mano a pochissime persone, mentre l’unico organo eletto, ossia il Parlamento europeo, ha poteri limitatissimi. Non sono un economista, né posso prefigurarmi gli effetti sulla nostra economia interna in caso di nostro sganciamento dall’Europa. Ma so per certo che in questa Europa c’è da rischiare la libertà, e questo davvero non mi garba.
Se accettiamo certi comportamenti, alla prossima tornata elettorale, europea o nazionale potremo scrivere le seguenti istruzioni agli elettori: “Caro cittadino scemo, vieni pure a dare il tuo voto, per mandare al governo del tuo Paese chi vuoi tu, e sta sicuro che sarà scrupolosamente applicato il principio democratico della vittoria della maggioranza. È però doveroso avvisarti che tutto ciò non serve a nulla, tanto poi la tua vita sarà regolata da una serie di dittatorelli sparsi, corti di giustizia, commissioni varie, e altri sfuggenti organi burocratici, di cui tu sai poco o nulla. Tieni conto che non avrai nemmeno la comodità di avere un dittatore solo, ben identificabile, che si può sempre impiccare o fucilare”.
Esagero? Fate voi. Ma se una sentenza vuole decidere su tradizioni millenarie e sui sentimenti più profondi di un popolo, io continuo a chiamare tutto ciò totalitarismo, perché nessuno, nemmeno il giudice con l’ermellino più bello, può limitare la mia libertà di professare la mia religione. E di professarla pubblicamente. Commetterei un abuso solo laddove volessi imporre con la violenza la conversione alla mia religione. Ma questo pare che sia un vezzo di certi signori, chiamati islamici, che in questa Europa di pusillanimi non si possono criticare, perché sono violenti e quindi incutono paura.
E per chiudere l’argomento, vorrei riportare le parole del Presidente del Consiglio, in una conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri:
Ritiene sia necessario un referendum sul crocifisso nelle aule? "Penso non ci sia nessuna necessità - risponde il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa dopo il Cdm a Palazzo Chigi - Se c'é una cosa che anche un ateo può tranquillamente convenire é che la nostra storia è quella cristiana. Immaginiamoci cosa potrebbe accadere se si allargasse questo concetto della croce fino ad impedire di metterla là dove ci sono non cristiani, non cattolici". "Ci sono otto paesi d'Europa che hanno la croce nella loro bandiera - aggiunge il premier - Allora dovrebbero cambiarla perché ci sono stranieri che hanno preso la cittadinanza di quei paesi ed hanno altre fedi?".
(fonte: ADN Kronos)
Queste parole le ha dette Berlusconi, che notoriamente passa il suo tempo tra vizi lascivi e orge scatenate. Comunque, le ha dette lui. Ci piacerebbe chiedere che ne pensa alla signora Rosy Bindi, che si dice cattolica, e che a suo tempo plaudì il comportamento di Napolitano che, respingendo un decreto legge, rese possibile l’assassinio di Eluana Englaro. La sexi-presidente del coso, del PD, a suo tempo lodò Napolitano per la “difesa dei valori della Costituzione”. La cosa c’entrava come i cavoli a merenda, però difendere
1 commento:
Sottoscrivo. Bisogna aggiungere che della Corte di Giustizia fa parte anche un giudice turco... il che è tutto dire! Poi, questa Corte non fa parte degli organinismi dell'U.E., ma penso che conti poco; quello che non capirò mai è il fatto che in quasi tutti gli Stati non si è voluto sottomettere al giudizio del corpo elettorale il Trattato di Lisbona, con tutta l'importanza che avrà sul nostro futuro! Questa è stata una scelta assolutamente ANTIDEMOCRATICA e la dice lunga sulla buona fede dei governi dei singoli Stati! Hanno avuto paura di interpellare gli elettori, perché sapevano già quale sarebbe stato l'esito!
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