domenica 19 ottobre 2008

ELUANA ENGLARO

Questo fine settimana non ho redatto il consueto "GIRO DELLA SETTIMANA" perchè desidero richiamare l'attenzione degli amici che seguono questo blog sulla sorte di ELUANA ENGLARO. Il giorno 11 novembre la Cassazione discuterà in via definitiva il caso; nel frattempo la Corte Costituzionale ha deciso di non decidere sul conflitto di attribuzioni sollevato da Camera e Senato. In conseguenza, se la Cassazione confermasse l'ordinanza della Corte d'Appello di Milano, Eluana Englaro potrebbe essere uccisa, nel modo più crudele, privandola dell'alimentazione e quindi condannandola a una lunga straziante agonia.

Di fronte a questa follia omicida non si può restare inerti, nascondendosi dietro il dito del legittimismo. In Italia la pena di morte non esiste, e tanto meno, anche se esistesse, si potrebbe applicare a un'innocente, bisognosa solo delle attenzioni costanti e amorevoli che già riceve dalle suore presso cui vive da anni.

Sul forum di Storia Libera dedicato a "ideologia" - "ideologia ed eutanasia" abbiamo ripreso l'argomento, con una lettera, già inviata e anche pubblicata, al Presidente Berlusconi, invitandolo a porre in essere un intervento legislativo urgente.

Vi riporto qui di seguito l'inserto del forum di Storia Libera

inizia:

ELUANA ENGLARO

A difesa della vita di ELUANA ENGLARO abbiamo fatto nostro il progetto legislativo elaborato dai carissimi e valorosi amici, gli avvocati Carlo Cigolini e Luigi Torre. Nella convinzione che solo un INTERVENTO POLITICO possa sbarrare la strada a quanti desiderano uccidere Eluana Englaro, ho inviato la lettera, che sotto riporto, al Presidente del Consiglio, on. SILVIO BERLUSCONI.

Chiunque può scrivere al proprio deputato (gli indirizzi mail si trovano su http://www.camera.it/deputatism/245/documentoxml.asp ) e allo stesso Presidente del Consiglio. Consiglierei di riprendere il testo, da trasmettere come "allegato" e dichiarare che lo si sottoscrive. Ricordiamoci che DOBBIAMO FARE MOLTO CHIASSO. La Verità va gridata sui tetti, e la gravità del caso non consente mal riposte discrezioni. Lo stesso testo sarà da me inviato anche ad un ampio indirizzario, che non comprende non solo politici, ma persone del mondo della cultura, dell'arte, delle forze armate, della scuola, dell'informazione. Invito tutti a fare la stessa cosa. Ho informato, e informerò, le principali testate della nostra inziativa. Speriamo che almeno qualche giornale ci dia ascolto!

Eccovi dunque il testo della mail indirizzata al nostro Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi. E consentitemi di ricordare che, insieme a queste nostre iniziative, non dobbiamo scordarci di PREGARE ogni giorno, non solo per la vita di ELUANA ENGLARO, ma anche perchè il nostro Paese non cada nella barbarie e ritrovi la sua anima cristiana. A tutti un sentito rigraziamento per l'attenzione.


All'illustrissimo Signore
Presidente del Consiglio
ON. SILVIO BERLUSCONI

per posta elettronica


Signor Presidente,
confidando nella Sua sensibilità, da Lei più volte espressa e dimostrata, nei confronti della sacralità della vita, “in ogni suo aspetto e in ogni suo momento”, mi rivolgo alla Sua cortese attenzione per richiamare la drammatica situazione in cui si trova la signora ELUANA ENGLARO. Con discutibilissima e sconcertante decisione della magistratura fu a suo tempo autorizzata la sospensione dell'alimentazione e idratazione, necessarie per tenere in vita la signora ELUANA ENGLARO. La predetta signora non è, come noto, affetta da alcuna patologia, né si può individuare alcun “accanimento terapeutico” nel suo caso. Sospendendo l'alimentazione si condannerebbe la signora ELUANA ENGLARO a una morte atroce, per fame e sete.
Purtroppo la Corte Costituzionale, investita da Camera e Senato del problema di conflitto di attribuzioni, ha deciso di non decidere, sicché potremmo arrivare alla situazione assurda e disumana della magistratura che pronuncia una sentenza che è, nei fatti, una CONDANNA A MORTE, senza alcuna legge che supporti questa decisione.

Sul sito di Storia Libera ( http://www.storialibera.it ) e sui forum ad esso collegati abbiamo già rivolto appelli affinché non si compia questa barbarie. L'Italia, Paese di grande civiltà, può forse consentire che, in base a una decisione moralmente inaccettabile e giuridicamente assurda, sia tolta la vita a una innocente? Le suore che da anni si prendono amorevolmente cura di ELUANA ENGLARO hanno più volte ribadito il loro desiderio di continuare nel loro caritatevole impegno, hanno supplicato di non commettere un crimine che non troverebbe alcuna giustificazione.

Solo il potere politico, che agisce su mandato del popolo sovrano, può a questo punto salvare la vita di ELUANA ENGLARO. 

Due valorosi amici di Storia Libera, gli avvocati Carlo Cigolini e Luigi Torre, di Genova, hanno elaborato una ipotesi di testo legislativo che potrebbe essere efficace per difendere la vita di ELUANA ENGLARO e di quanti altri, nella sua stessa condizione, si troverebbero in grave pericolo per la loro vita, qualora passasse una “linea” di comportamento che autorizza la magistratura a decidere quando e come togliere la vita a una persona. Mi permetto di sottoporre alla Sua attenzione il testo elaborato dai suddetti giuristi:

Articolo Unico
1.Salvo contraria disposizione di legge che deroghi espressamente alla presente norma, l'autorità giudiziaria, di qualunque sede, grado e competenza, non ha in alcun caso il potere di autorizzare chicchessia a causare, direttamente od indirettamente, con comportamento attivo od omissivo, la morte di una persona. 
2. Ogni provvedimento emesso in violazione del comma 1, ancorché in data precedente all'entrata in vigore della presente legge, è nullo e privo di efficacia scriminante della condotta penalmente rilevante di chi vi avesse dato esecuzione o in qualunque modo vi avesse concorso.

Inoltre gli avvocati Cigolini e Torre aggiungevano questa considerazione:
“in un caso come questo in cui ci sono sia la gravità (per la materia, vita o morte) sia l'urgenza (per l'irreversibilità degli effetti di una eventuale esecuzione), ben potrebbe il governo introdurre tale norma con decreto legge nel rispetto dei requisiti posti dall'art. 77 della costituzione.”

Signor Presidente, sulle Sue spalle gravano in questi momenti travagliati tanti problemi, ma siamo sicuri che Lei non resterà insensibile a questo nostro appello A DIFESA DELLA VITA, A DIFESA DELLA CIVILTA'.

Confidando in Lei, La ringraziamo per l'attenzione e La preghiamo di gradire i nostri sinceri saluti e auguri di buon lavoro, per quanto già sta facendo e ancora farà per il bene della nostra amata Italia.


Paolo Deotto



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