lunedì 6 ottobre 2008

IL GIRO DELLA SETTIMANA 29 SETTEMBRE - 5 OTTOBRE 2008

IN INGHILTERRA SI LOTTA CONTRO LE IRRITAZIONI

Settimana densa di avvenimenti. Qui in Italia tutto bene, e meglio ancora in Inghilterra, dove qualche mente illuminata ha proposto che nei testi scolastici sia tolto ogni accenno all'Olocausto, già, proprio quella bazzecola con cui l'omino coi baffi del Terzo Reich fece fuori qualche milione di ebrei. Perché questa proposta? Per non “irritare” i molti islamici che ormai vivono nella terra d'Albione e che all'Olocausto non ci credono proprio. In effetti potrebbero seccarsi e si sa che quando si seccano, hanno il brutto vizio di seccare gli altri, nel senso di farli secchi. Poi, in fondo, vanno capiti. Uno dei loro più significativi rappresentanti, quel presidente iraniano dal cognome complicato, va ripetendo da tempo che vuol fare fuori tutti gli ebrei, e quindi rischierebbero di nascere anche problemi di diritti d'autore su olocausti vecchi e nuovi. Comunque la notizia dell'iniziativa inglese è importante e ha già seriamente preoccupato i produttori di elastici per slip e di cinture per pantaloni, che prevedono un calo tremendo dei loro affari, divenendo la loro merce del tutto inutile.

MA FINI E VELTRONI COME STANNO?

Non è ben chiaro cosa ne pensi Gianfranco Fini, presidente della Camera, che però è convinto che in Italia ci sia una pericolosa ondata di razzismo, sicché ha proposto l'istituzione di un “osservatorio”. Ora, un osservatorio per definizione serve per osservare, quindi attendiamo che qualcun altro proponga l'istituzione di un “laboratorio” che, lo dice la parola stessa, serve per lavorare, ossia per combinare qualcosa. Sarebbe poi bello se, prima di tutto ciò, qualcuno proponesse anche l'istituzione di un “pensatoio”, per pensare prima di parlare. Ma non ci speriamo molto. Più che altro ci preoccupa un po' il buon Fini che probabilmente, dopo matura riflessione, è arrivato alla conclusione che con la nomina a Presidente della Camera qualcuno abbia voluto levarselo – politicamente – dai piedi, e quindi sta manifestando sempre più una sindrome ansioso – identitaria in tutto simile a quella che affligge il buon Veltroni, che ormai costituisce per l'Associazione Italiana di Psichiatria una garanzia perenne contro la disoccupazione dei propri associati. Infatti neanche questa settimana il buon Walter ha voluto scegliere il silenzio, e si è prodotto in un paio di performance notevoli. Anzitutto, dopo che Bossi, in una delle sue solite “sparate” spontanee, aveva detto “Berlusconi sarà il prossimo presidente della Repubblica e noi lo voteremo”, il Veltroni ha stabilito tout court che Berlusconi non può fare il Presidente della Repubblica, perché uno come lui non può rappresentare tutti gli italiani. Il che, detto da un Veltroni, suona un po' come un inno alla verginità cantato dalla signora Staller (Ilona). Tra l'altro, in tutte queste considerazioni forse non è venuto in mente a nessuno che il buon signor Napolitano, da buon napoletano, avrà fatto gli scongiuri, perché il suo mandato scadrà solo tra cinque anni, e quindi forse è un tantinello prematuro (e scortese) mettersi a discuterne adesso. Ma tant'è; non pago di ciò, il buon Walter ci ha ancora informato che non solo stiamo scivolando verso involuzioni totalitarie, ma che il governo Berlusconi non è legittimato a governare, perché in verità gli manca l'appoggio dell'elettorato, come si sarebbe potuto facilmente verificare con una riconta delle schede elettorali. Circa quest'ultima affermazione, rimandiamo alla benemerita associazione medica che già citavamo sopra.

MENO MALE CHE C'E' BERTINOTTI...

Chi invece ha le idee un po' più chiare è il buon Bertinotti, che in un'intervista a Bruno Vespa ha dichiarato di aver capito che ormai la parola comunismo è impronunciabile, e che il voto al governo Prodi è stato un disastro. Non sappiamo se l'ex subcomandante Fausto, dopo un tale sforzo, abbia avuto bisogno di un adeguato periodo di riposo, ma ci conforta vedere che non manca mai chi, seppur a scoppio ritardato, è almeno in grado di riconoscere i dati di fatto. Invece c'è chi non vuole riconoscere nulla, e si incavola da matti. Parliamo dell'ANPI, che ha dichiarato tutto il suo profondo e antifascista disgusto per il film “Miracolo a Sant'Anna”, del regista americano Spike Lee. Pare che lo scellerato nel suo film faccia vedere partigiani che non sempre spargono rose e viole sulle popolazioni, intessendo danze e porgendo chicche ai bimbi, mentre intonano “Bella ciao”. No, il cattivo americano, che fino a ier l'altro era buono perché “liberal” (o, mutevolezza delle umane fortune!) è arrivato al punto di dire che alle volte le popolazioni civili ne avevano fin sopra le scatole di partigiani che facevano casino e poi tagliavano la corda, lasciandoli in balia delle rappresaglie tedesche. Grande indignazione quindi dell'ANPI, i cui maggiori dirigenti, usciti prontamente dai sarcofaghi, hanno dichiarato che ora e sempre lotteranno contro il fascismo. L'intervento di alcune unità di Pronto soccorso del Geriatrico e del Centro conservazione Reperti Archeologici ha riportato la calma.

E IL G4 CHE VIGILA

Qualche preoccupazione anche negli Stati Uniti, dove pare che ci sia un po' di maretta sui mercati finanziari. Roba da poco, che ha portato la Casa Bianca a proporre un piano di interventi per complessivi miliardi di dollari 700. Il che, anche a dei profani in economia, come chi scrive, sembra comunque una cosetta abbastanza in grande stile. Ma forse non era sufficiente, perché prontamente si è riunito il G4, che sarebbe poi il pezzo europeo del G8, quello, per intenderci, che non si sa perché, però è sempre da contestare e possibilmente bisogna anche devastare le città in cui si riunisca. Ma non andiamo fuori tema. Il G4 si è riunito e non poteva, alla chiusura della riunione, non rilasciare una dichiarazione. La dichiarazione è composta di 19 punti e abbiamo provato a leggerli. Sarà perché siamo profani in economia, sarà perché siamo carogne, ma ci è rimasta l'impressione che gli americani abbiano deciso in quattro e quattr'otto di tirare fuori una montagna di quattrini per salvare il salvabile, mentre i Paesi del mitico G4 abbiano deciso che decideranno alcune cose che, peraltro, auspicano. Boh! In settimana promettiamo di fare un corso accelerato di economia e finanza, per essere più chiari in argomento. 
E in tale attesa, salutiamo tutti , e arrivederci alla prossima settimana.

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