lunedì 12 ottobre 2009

GLI ARGOMENTI DELLA SETTIMANA - 5 - 11 OTTOBRE 2009

A CASA NOSTRA (NON HO DETTO “COSA” NOSTRA)

Parlamentari dotati di cervello pensante cercasi. Urgente

Non desidero perdere (e far perdere ai lettori) più di qualche istante per parlare dello schifo a cui stiamo assistendo, con un attacco al Capo del governo di una violenza inaudita, portato con mezzi extraparlamentari e per nulla attinente alla politica del governo. L’attacco ha un solo scopo, isterico e ossessivo: eliminare Berlusconi, azzerarlo, farlo sparire. Se possibile, alcuni vorrebbero farlo sparire anche dal passato. Se non altro, si scoprono via via le posizioni, e se per il futuro qualcuno avrà ancora l’ipocrisia di parlare di organi di “garanzia” in questo Paese che è totalmente da rifondare, vorrà dire che è scemo o, appunto, ipocrita. Corte Costituzionale e Quirinale fanno parte delle danze, partecipano in pieno a questo balletto preagonico della democrazia, in cui si sta tentando di tutto per spingere Berlusconi alle dimissioni, non tenendo nel minimo conto il fatto che il centrodestra, di cui Berlusconi resta il leader indiscusso, è al Governo per una precisa, inequivocabile decisione di quel popolo sovrano, che peraltro alla nostra sinistra, elitaria e rabbiosamente conservatrice, fa un pochetto ribrezzo. Adesso, eliminato il Lodo Alfano, ricomincerà il balletto dei processi contro Berlusconi. In attesa che qualche solerte PM avvii un procedimento per abigeato e un altro un procedimento per violazioni sull’uso dei marchi DOC nei vini della Calabria (cosa? Sono accuse assurde? E che c’entra? Importante è accusare), in tale attesa notiamo solo che i signori della sinistra salottiera che hanno deciso la morte di Berlusconi stanno tirando troppo la corda. È vero che il popolo italiano non ha gran tradizioni rivoluzionarie, però qui c’è il serio rischio che la gente, a furia di vedere quanto i politicanti di mestiere se ne strafreghino del loro voto, incominci a incazzarsi sul serio. Sarà bene che i signori sinistri riflettano. Ogni corda si tira, si tira, finché non si rompe…

MA C’E’ UN ARGOMENTO ANCORA PIU’ IMPORTANTE, e cioè…

La difesa degli invertiti sembra essere diventato uno dei problemi centrali della vita umana. E vabbè. È una pura idiozia, perché nessuna persona di buon senso li vuole perseguitare, così come nessuna persona di buon senso arriva a dire la corbelleria suprema, che vuole l’omosessualità come “assolutamente normale” e parificata alla eterosessualità. Ma finché si tratta di lasciar spazio per lo sfogo di quattro isterici e di quattro cretini che vogliono mostrarsi alla moda, transeat. Non sarà cero un gay pride in più o in meno a cambiare la Storia. Al più, cambierà il buon gusto e sancirà la perdita di senso del ridicolo.

Ma qui sta bollendo in pentola qualcosa di ben più grave, di estremamente insidioso. La proposta di legge proveniente dal coso, dal PD, ma con l’appoggio (duole davvero dirlo) di parte del centrodestra, contro la c.d. omofobia è apparentemente una congerie di luoghi comuni che si pongono a difesa del povero omosessuale, che è come il “meschino calunniato, avvilito, calpestato” della romanza “la calunnia è un venticello” di rossiniana memoria. E fin qui, nulla di grave. Ma andiamo nel gravissimo laddove vediamo che l’iniziativa recepisce una risoluzione del Parlamento Europeo del 18 gennaio 2006 in cui l’omofobia è definita «una paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio». Come “pregiudizio” si intende ogni giudizio morale contrario all’omosessualità e alle deviazioni in campo sessuale. Quando esso si esprime in scritti o discorsi pubblici che non pongano su un piano di assoluta eguaglianza ogni tendenza e orientamento sessuale, può essere considerato come contrario al rispetto dei diritti dell’uomo ed essere oggetto di sanzioni penali. Lo stesso principio è enunciato dall’art. 21 della Carta fondamentale dei Diritti del cittadino di Nizza, resa giuridicamente vincolante dal Trattato europeo di Lisbona.

Se queste norme verranno approvate, sarà impossibile per la Chiesa l’insegnamento dei più elementari principi morali (che altro non sono che i principi naturali) e addirittura ogni prete dovrà stare attento a ciò che dice nella predica. La posizione che da sempre la Chiesa mantiene nei confronti dell’omosessualità, definita senza mezzi termini “abominevole” e comunque stato di “gravissimo disordine morale” non potrà più essere espressa, senza il rischio di sanzioni penali. Né tanto meno la disapprovazione per i “matrimoni” tra persone dello stesso sesso, e l’adozione da parte di queste anomale coppie, che a tutti gli effetti dovranno invece essere considerate come “famiglia”.

Ma qui non ci troviamo solo di fronte all’ennesimo attacco alla Chiesa, alle tradizioni cristiane, al modello, cristiano e naturale, di famiglia. Ci troviamo di fronte a un fatto gravissimo che colpisce tutti, cristiani e atei, miscredenti, agnostici e quello che volete voi. Ci troviamo di fronte alla reintroduzione nelle nostre norme penali del REATO DI OPINIONE. Infatti, badate bene, non è punita solo la discriminazione operata in base alle tendenze sessuali, seppur anch’essa sarebbe più che giustificabile in tanti casi. No, signori: è punito anche ogni giudizio morale contrario all’omosessualità e alle deviazioni in campo sessuale.

E qui cadiamo in un pericolo gravissimo, perché se passa un principio di questo tipo, vuole dire che già siamo in regime dittatoriale. Tutti le dittature puniscono la libertà di pensiero e di espressione. Se un regime democratico inizia a individuare negli omosessuali una specie di categoria privilegiata, verso la quale non si possono neppure opporre critiche, allora la democrazia e la libertà sono morte, assassinate da un concetto di libertà che è sempre più vicino alla follia.

E per questo nel titolo ci permettiamo di ricercare “parlamentari dotati di cervello pensante”. Qui non è più questione di destra o sinistra, di cattolici o di non cattolici. Questa è una questione che interessa tutti, dico TUTTI i cittadini, compresi i signori invertiti, che dovrebbero considerare che una legge di questo tipo, reprimendo la libertà di pensiero e di espressione potrebbe in un domani trasformarsi in un boomerang anche contro di loro. Se infatti instauriamo il principio per cui è possibile punire la libertà di parola, la libertà di critica, questo potrà accadere in un domani per tante altre situazioni, per tutte quelle che danno fastidio al gruppo in quel momento dominante. Ora, siamo propensi a credere che, purtroppo, gran parte dei parlamentari (i cosiddetti peones) siano abituati semplicemente a votare secondo le direttive di partito. In questo caso facciano uno sforzo, leggano ciò che stanno per votare, e riflettano.

Questa legge è pericolosissima non tanto per la difesa degli omosessuali (per questo aspetto è solo ridicolmente conformista), ma piuttosto perché ammazza in Italia la possibilità di esprimersi,con lo scritto e le parole, di criticare, di dare le proprie valutazioni, oltretutto in un campo come quello morale in cui proprio i signori relativisti dovrebbero essere i primi a difendere la libertà di espressione, visto che secondo loro non esiste una Verità, ma tante verità da scoprire.

Quindi, signori parlamentari cattolici e signori parlamentari non cattolici ma ancora non accecati dall’ideologia, APRITE GLI OCCHI, FATE LAVORARE IL CERVELLO. IL REATO DI OPINIONE E’ IL PRIMO PASSO VERSO LA PERDITA DELLA LIBERTA’, VERSO LA DITTATURA.

A conclusione, a tutti consigliamo, tratto da ZENIT, un articolo dell’ottimo Antonio Gaspari: http://www.zenit.org/article-19853?l=italian

E ORA GUARDIAMO UN ATTIMO IN CASA D’ALTRI. Buone notizie dall’America…

Come è noto, il presidente americano Obama si è visto assegnare il Premio nobel per la Pace. Non si sa se ci sia da ridere o da piangere, perché il buon giovane Obama non ha fatto altro che proseguire nella politica estera di Bush. Anzi, sta facendo di più perché di recente ha chiesto al Congresso l’autorizzazione a inviare in Afganistan altri 40.000 uomini. Insomma, sta facendo la guerra, e non potrebbe non farla, perché una minaccia per il mondo come il terrorismo va combattuta non a dibattiti ma a cannonate.

Ma allora, scusate tanto, che c’entra il Premio Nobel per la pace? E perché allora non assegnarlo a Bush, che ha iniziato il lavoro che l’Obama sta continuando? Penoso. Non sappiamo se i signori accademici di Oslo che hanno deciso questa buffonata siano tutti alcolizzati, ma ci pare che almeno statisticamente sia impossibile. E se la decisione è stata presa a mente lucida (si fa per dire), allora non viene che a confermare che anche la Fondazione Nobel è caduta nella spirale di ridicolo conformismo in cui sta naufragando la nostra cosiddetta civiltà. Del resto, dopo i Nobel assegnati a personaggi come Dario Fo o Al Gore, perché stupirci del Nobel a Obama? Perché il prossimo anno non dare il Nobel per la medicina a Beppino Englaro, che ha scoperto un nuovo metodo per risolvere le problematiche dei pazienti in stato di coma?

In questi casi però l’ipocrisia internazionale vuole che i vari capi di Stato o di governo facciano congratulazioni e felicitazioni. Presumiamo che Obama avrà ricevuto anche le congratulazioni da parte delle varie organizzazioni di invertiti americane, visto che proprio ieri ha deciso l’abolizione di ogni ostacolo all’arruolamento di finocchietti nelle Forze Armate americane…

C’è un gruppo abbastanza consistente di persone che non potrà congratularsi con Obama. Sono le migliaia e migliaia di bambini ammazzati grazie alla ripresa dei finanziamenti alle varie associazioni che operano per la difesa e la diffusione dell’aborto, e alle quali Obama, appena eletto, si era affrettato a sbloccare i finanziamenti, non conferiti dalle precedenti amministrazioni.

Auguri e complimenti, signor Presidente. E pensi quanti da lassù la guardano e La seguono. Vivissime felicitazioni.

3 commenti:

piero vassallo ha detto...

perché non pubblichi queste note nel blog riscossa cristiana?

agapetòs ha detto...

E' da ricordare che c'è già stata un illustre vittima: l'onorevole Buttiglione che fu escluso dalla Commissione Europea in quanto colpevole di ritenere l'omosessualità un disordine morale.
A quando una legge contro l'omofobofobia?

Paolo Deotto ha detto...

Caro Agapetos, mi verrebbe anche da chiedermi: a quando, finalmente, la politica la smetterà di occuparsi di faccende che rientrano nella sfera morale (che non è campo della politica) e nella sfera privata? A quando, insomma, un ritorno al buon senso?...