domenica 27 settembre 2009

L'ARGOMENTO DELLA SETTIMANA - 21 - 27 SETTEMBRE 2009

DEMOCRAZIA IN PERICOLO - ma chi realmente la sta minacciando?

E' vero, assolutamente vero, e chi mi segue sa che lo sto dicendo da tempo. In Italia la democrazia è in pericolo.
Ma chi realmente la sta mettendo in pericolo, chi realmente vuole trattare il popolo (che sarebbe sovrano...) come un'accolita di deficienti?

Riassumiamo alcune banali verità, che sembra vengano regolarmente (e maliziosamente) dimenticate.

Il popolo sovrano, con le elezioni dell'aprile dello scorso anno, ha mandato a casa la maggioranza di sinistra (maggioranza per la quale peraltro non si era mai fatto il richiesto controllo delle schede elettorali) e ha largamente votato per il centrodestra, portando così a Palazzo Chigi Silvio Berlusconi, leader del PdL. Berlusconi ha formato velocemente un governo e si è messo al lavoro per il Paese.

Ma il popolo sovrano, come di recente ci ha spiegato l'ex fervente fascista, pentito al momento giusto, Giorgio Bocca, se vota per la sinistra è maturo e intelligente, se vota per la destra è scemo. Ergo, i santoni che si sono da decenni attribuiti il monopolio della verità, devono intervenire per salvare il popolo scemo dai danni che questi si fa da solo.
Per mesi ci tentano andando a frugare nelle lenzuola di Berlusconi, ma in tutto questo casino una sola persona ne trae vantaggio, ossia tale signora D'Addario che, esercente il più antico mestiere del mondo, si trova a un tratto nelle insolite vesti di fonte della Verità e di star.
A un certo punto la sinistra si rende conto (qualcuno non del tutto decerebrato c'è anche tra loro) che il giochetto non serve a molto, e anzi decide che non serve più da quando un uomo di crudeltà spaventosa, tale Vittorio Feltri, direttore del Giornale, non pubblica alcune notizie riservate sull'attività amatoria di un tale signor Boffo, attività che pare sia diretta verso la sponda opposta rispetto a quella altamente pubblicizzata del Presidente del Consiglio. Orrore e sdegno democratico. Si scopre così che la "privacy" è sacra, e il tutto, detto da chi sulla privacy ci ha sputato sopra fino al giorno prima, ha un inevitabile connotazione umoristica.
Ma, tant'è.

Ora accade un altro fatto terribile, spaventoso. Berlusconi, stanco del fatto che Repubblica e Unità scrivano su di lui un sacco di fregnacce, esercita il proprio diritto, come qualsiasi altro cittadino, di querelare i due giornali, ossa di chiedere al giudice che gli estensori di fregnacce siano puniti e condannati a congruo risarcimento. Tra l'altro, così facendo, il Berlusca assume su di sè il rischio che il giudice dia ragione ai due sunnominati giornali. Insomma, il Presidente del Consiglio fa ciò che chiunque può fare: eccepisce che la sua onorabilità sia stata offesa, e chiede al giudice di condannare chi ha commesso questo fatto.

A questo punto l'orrore e lo sdegno democratico si elevano alla massima potenza: Berlusconi cerca di mettere un bavaglio alla stampa!

E allora, con tutta franchezza, ai vari Di Pietro, Santoro, Franceschini, Scalfari, tanto per fare i primi nomi che mi vengono in mente, sorge spontaneo fare una domanda: signori, siete realmente scemi o avete solo voglia di scherzare? La domanda è legittima perchè su questa orribile minaccia per la libertà di informazione si organizza anche una manifestazione (alla quale, con eccellente dimostrazione di tante cose che non sta bene dire, si associa anche Avvenire). Probabilmente a sinistra ci si è scordati delle querele fatte da D'Alema, dal Mortadella e da tanti altri. Nessuno si mise a strillare contro l'attentato alla libertà di informazione.

Se invece la querela la fa il Berlusca, allora il pianto democratico e antifascista si coalizza in un singhiozzo disperato a difesa della democrazia.

E allora torno alla domanda del titolo: Chi realmente sta minacciando la democrazia ? La sta minacciando chi cerca disperatamente, da mesi e mesi, di sovvertire un risultato elettorale chiaro, netto , indiscutibile. Berlusconi deve andarsene. Questa è l'unica ossessione di una sinistra che non ha più alcuna proposta politica, tant'è vero che prende sempre più piede un esagitato urlacchiatore come Di Pietro, ma che ormai vive in una monomania.

In Italia non esiste più una dialettica parlamentare maggioranza - opposizione, un esame vero, ponderato, dei provvedimenti governativi, per fare, ove necessario, obiezioni e proposte. In Italia esiste solo una ex opposizione che ormai ha perso, insieme al senno, anche il senso del ridicolo.

Se ben guardiamo, per la sinistra Berlusconi ha una colpa fondamentale, irreparabile per definizione: esiste.

E quindi si può tranquillamente fare di tutto e di più (sulle idiozie di un Di Pietro che paragona Berlusconi a Hitler e a Saddam, non mi fermo, non avendo studiato psichiatria), nel disperato tentativo di spingere il Capo del governo a presentare le dimissioni.

Questo, amici, ha un solo nome: Colpo di Stato.

E allora, insisto, da dove vengono le minacce per la democrazia?

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