venerdì 4 luglio 2008

IN ONORE E MEMORIA DI PAPA PIO XII

Il carissimo prof. Vassallo, che mi onora della Sua amicizia, mi ha fatto oggi una telefonata per dirmi di guardar bene Il Giornale di ieri, con la notizia della costituzione di un comitato per riscoprire vita e pensiero di Papa Pacelli, il grande Pio XII.

Riporto l'articolo del Giornale:

«Una migliore conoscenza e valorizzazione della figura di Pio XII contribuiranno alla corretta ermeneutica del Concilio Vaticano II». È quanto affermano alcune personalità laiche del mondo della cultura, della politica e del giornalismo, che in questi giorni hanno dato vita a un comitato finalizzato a far meglio conoscere la figura di Pacelli, Papa Pio XII, del quale ricorre in ottobre il cinquantesimo della morte. Tra i firmatari dell’iniziativa, vi sono politici bipartisan, docenti universitari, scrittori, registi e giornalisti: si va da Giulio Andreotti a Maria Pia Garavaglia, da Vittorio Messori a Pasquale Squitieri, da Claudio Risè a Magdi Allam. Il comitato ritiene che approfondire la figura di Pio XII, al di là delle leggende nere che negli ultimi decenni ne hanno infangato il nome, possa contribuire a leggere lo stesso Concilio Vaticano II non come un evento di rottura e di discontinuità nella storia della Chiesa, e intende ricordare la grande opera di carità che Pio XII mise in atto rimanendo a Roma, facendo aprire i conventi e togliendo la clausura per accogliere migliaia di perseguitati, molti dei quali ebrei. Il coordinatore è l’avvocato rotale Emilio Artiglieri. Le adesioni possono essere spedite all’email comitatopapapacelli@gmail.com.


Io ho già inviato la mia adesione. Penso che sia davvero importante riscoprire questo grande Pontefice, sia per fare maggior chiarezza su punti "confusi" della Storia della Chiesa, sia per rendere giustizia a questo Uomo di Dio, sul quale si sono scagliate calunnie vergognose, prima fra tutte quella di aver assistito indifferente al massacro degli ebrei. E' invece storicamente accertato quanto fu intensa l'opera di Pio XII in aiuto di questi infelici perseguitati dal nazismo. E la stessa storiografia "resistenzialista" dovrebbe esprimere gratitudine, laddove si pensi a quanti clandestini, molti dei quali tutt'altro che credenti, trovarono rifugio proprio nei palazzi vaticani.Insomma, io credo che sia giusto aderire a questo atto di giustizia e verità.

1 commento:

LeggendaNera ha detto...

Caro Deotto,
per quel che può valere, anche io ho aderito al comitato, grazie per la segnalazione.
Vedo che conosce il Prof. Vassallo, l’unica mente di un certo spessore nel giro degli articolisti che si alternano su Effedieffe on line (sebbene non sempre abbia condiviso tute le tesi da lui espresse).
Guidato forse anche dalla grande ammirazione per il Cardinal Siri, seguo da un po’ di anni gli scritti di Vassallo, più che altro quelli che sono riuscito a reperire in rete, su FdF o altrove. In formato cartaceo ho invece letto solo “L’ideologia del regresso”, ma conto di colmare le lacune quanto prima.
Mi sono sempre chiesto come potessero conciliarsi la battaglia anti-gnostica e anti-marcionita di Vassallo con le elucubrazioni di Blondet, di chiara ascendenza guenoniano-evoliana e, senza ombra di dubbio, ormai avviate lungo il piano inclinato del marcionismo.
Mi piacerebbe sapere se la fine della collaborazione di Vassallo con FdF – se non sbaglio l’ultimo suo articolo risale a oltre un anno fa - ha a che fare con contrasti dottrinali di questo genere. Potrebbe far cortesemente pervenire in qualche modo questo mio interrogativo a Vassallo? Purtroppo non ho modo di farlo io stesso, non avendo alcun recapito o indirizzo e-mail.