lunedì 6 aprile 2009

PERCHE' NON HO PUBBLICATO IL GIRO DELLA SETTIMANA

Stamattina stavo per mettere in rete il consueto "giro della settimana", e prima di farlo ho dato un'occhiata - come faccio spesso - al sito dell'ANSA. Le notizie (erano le prime) erano ancora frammentarie, ma purtroppo non c'era alcun dubbio sulla sostanza. Un terribile terremoto aveva colpito gran parte dell'Abruzzo. Pochi minuti fa leggo che le vittime finora accertate sono novantuno, migliaia i feriti e gli sfollati. Ma questa triste contabilità non è ancora completa.

Di fronte a questa tragedia, che colpisce il cuore di tutti gli italiani, non mi sono sentito di pubblicare il solito pezzetto di satira. Questo non è il momento per le risate, per le prese in giro, anche bonarie, dell'avversario. E' il momento del dolore, in cui rivolgere il nostro pensiero alle povere vittime, e al mare di dolore e di lacrime che ha investito quella Regione. E' il momento in cui essere vicini col cuore a quanti soffrono e a quanti, militari e civili, sono all'opera per lenire tanta sofferenza, per cercare di salvare più vite possibili, per dare conforto spirituale e materiale.

Questo è il momento in cui un Paese deve sentirsi unito, in cui l'unica cosa che deve interessarci è di fare, ognuno secondo le proprie possibilità, tutto il possibile per soccorrere i nostri fratelli colpiti dalla tragedia.

E dobbiamo dare un aiuto intelligente, utile. Seguiamo le istruzioni che si trovano sui siti del Ministero degli Interni e della Protezione Civile e su quello della Regione Abruzzo. Non diamo aiuti a casaccio. Potrà essere necessario donare sangue, o danaro, o cibarie. Quello che sia, purché possa costituire anche una goccia nel mare di bisogno di chi ha perso la casa, di chi si è ritrovato senza nulla, se non il ricordo del terrore vissuto.

Uniamoci nella preghiera e nel soccorso generoso e intelligente. Poi tornerà anche il momento della satira e del sorriso. Ora no. Ora servono il silenzio e lo spirito di carità, per soccorrere i nostri fratelli.

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