domenica 29 marzo 2009

IL GIRO DELLA SETTIMANA - 23 – 29 MARZO 2009

BOMBE ATOMICHE E NOVITA' NEL COSO, NEL PD

Settimana densa di avvenimenti. Qui in Italia tutto bene, e meglio ancora in Giappone, dove il signor Tsutomu Yamaguchi, un vivace ingegnere di novantatre anni, si è visto riconoscere ufficialmente un primato assolutamente unico. Infatti il signor Yamaguchi è l’unico uomo al mondo sopravvissuto a due esplosioni nucleari. Il 6 agosto 1945 si trovava a Hiroshima e riportò solo alcune ustioni dall’esplosione della prima bomba atomica. Nulla di grave, tant’è che poté proseguire il suo viaggio di lavoro che doveva portarlo a Nagasaki, dove tre giorni dopo gli americani fecero il bis. E anche qui il signor Yamaguchi ne uscì tutto intero, non riportando nemmeno i danni da radiazioni, che invece colpirono ancora per molti anni decine di migliaia di giapponesi. Ora, a parte il dubbio se definire come enormemente fortunato o enormemente sfortunato questo giapponese da Guinness dei primati (e comunque evitare di chiedere proprio a lui consigli per un bel giro in Giappone…), a parte ciò, dicevamo, pare che lo stato maggiore del coso, del PD, abbia in animo di ritirare la famosa “tessera n.1” al Mortadellone e offrirla appunto al bi-sopravvissuto ingegnere giapponese. Sarà per scaramanzia, sarà per altro (dicono al coso, al PD), ma ci conviene averlo al posto del fondatore, perché è un uomo capace di uscire indenne dalle più spaventose catastrofi. Inoltre, mentre il Mortadellone le catastrofi da cui è sempre uscito indenne, le aveva peraltro sempre lui stesso causate, nel caso del signor Yamaguchi è innegabile che egli sia uscito da catastrofi combinate da altri. Fonti ben informate ci dicono però che il brillante ingegnere giapponese, informato di questi divisamenti dello stato maggiore del coso, del PD, abbia mandato a dire che: 1) anche se vecchio, non è rincoglionito; 2) due bombe atomiche nella vita sono un’esperienza più che sufficiente; voler aggiungere la tessera del coso, del PD, sarebbe eccessivo. Per saperne qualcosa di più abbiamo cercato di parlare direttamente con la dirigenza del coso, del PD, ma ci hanno chiuso la porta in faccia e infatti potete vedere qui la foto del loro ufficio, chiuso

MA LA SINISTRA SOFFRE TROPPE DIVISIONI

Il tutto ha causato una certa delusione nel coso, nel PD, dove il dibattito sul tema centrale “chi cavolo siamo e che cavolo ci stiamo a fare?”prosegue serrato, ma è ben lungi dall’essersi chiuso con qualche risposta. Il coso. Il PD, è un partito che punta sui giovani, (basta vedere le proposte che aveva fatto per la presidenza RAI), e in questi giorni sta raccogliendo molte amarezze. Infatti una giovane speranza del futuro avvenire, in quota rosa, Margherita Hack, ha deciso di candidarsi alle Europee con i compagni di Pdci e Rifondazione, anziché col coso, col PD. La famosa astrofisica, che ha 86 anni, si sarebbe insomma decisa a scendere direttamente in campo, dopo aver dato per anni il suo lungimirante parere ateo, antifascista e barricadiero più o meno su tutto. Ella è una scienziata, quindi i suoi pareri nascono da rigorosa osservazione della realtà e capacità deduttiva. Famosa la sua firma sul documento che definiva il commissario Luigi Calabresi “un torturatore”, la sua partecipazione al Gay Pride (in effetti, a guardarla bene, qualche dubbio, senza offesa, viene…), o le proposte, in nome della democrazia, di togliere il Crocifisso dalle scuole e di oscurare le trasmissioni della Radio vaticana. Ma dove la fanciulla ha dato il meglio di sé in fatto di affidabilità politica, è stato nelle dichiarazioni rilasciate sul precedente governo, quello presieduto dal Mortadellone: “Penso proprio che reggerà e farà cose buone. Il ministro della Ricerca, Mussi, si sta muovendo bene”. Comunque facciamo alla signora Hack i nostri sinceri auguri di un brillante successo e per darle una mano in campagna elettorale pubblichiamo anche una sua recente foto.

Insomma, mentre il PdL nasce ufficialmente, unificando così il centrodestra in un solo grande partito, a sinistra registriamo con rammarico divisioni, rivalità, contrapposizioni. Tutto ciò non può che dare tristezza e angoscia a chi aspirava a un partito unico della sinistra, per contrapporsi allo strapotere berlusconiano, al fascismo strisciante e al razzismo trotterellante. Così, oltre al coso, il PD, abbiamo Rifondazione e Pdci, e in più anche “Sinistra e libertà”, per non parlare dell’IdV, che infatti meno se ne parla e meglio è. Orbene, un nuovo motivo di angoscia nella sinistra è venuto proprio da un uomo di sinistra, il fondatore di “Sinistra e libertà”, nonché Presidente della Puglia, il sig. Vendola Nicola, per gli amici Nichi (per le amiche non si sa, ma pare che non ne abbia, chissà perché). Cosa ti ha combinato il Vendola?

PREOCCUPAZIONI PER LA SALUTE DI FRANCESCHINI

Alla trasmissione di Rai tre “Faccia a faccia” si è lanciato in sperticate lodi del Berlusca, definendo il Cavaliere “un individuo geniale, una persona che ha veramente dei tratti strabilianti”. E via di questo passo. Ora, finché si trattava di lodi al Berlusca, ancora ancora la cosa poteva andare. Ma il Vendola ha toccato le vette della più agghiacciante crudeltà politica quando ha detto che la sinistra ha fatto l’errore di non interrogarsi seriamente sulle cause della vittoria elettorale del PdL dell’anno scorso. Una catastrofe. Il Franceschini Dario, che ha ereditato la stanza imbottita in cui già il Walter proclamava “Il coso, il PD esiste e io ne sono il segretario”, quando il suo staff di consiglieri gli ha spiegato, seppur con molto tatto, che in effetti il Nichi aveva ragione, che le elezioni dello scorso anno le ha vinte la destra, è rimasto inizialmente annichilito. Poi si è scosso e ha detto alcune frasi intelligenti. Questo avvenimento, mai accaduto prima, ha giustamente preoccupato l’equipe medica che lo segue costantemente e il Dario è stato subito ricoverato in osservazione, mentre è stato forzatamente interrotto il processo psicologico graduale che la stessa equipe aveva già iniziato, con infinito garbo, per spiegare all’illustre paziente il fatto che non solo Babbo Natale non esiste, ma anche che la Costituzione è una legge come un’altra, oltretutto un po’ vecchiotta, e quindi è lecito dire che la si vuole cambiare. Le condizioni del Dario sono attualmente stazionarie – come si può notare dalla foto – e a lui facciamo i migliori auguri di una pronta guarigione.

INTANTO A MILANO SI LAVORA

Buone notizie invece da Milano, da dove giunge notizie che, nonostante la pesante crisi economica, un quartetto di soci aveva accumulato una piccola fortuna, circa due milioni di euro. Per completezza, è bene specificare che i quattro soci sono rom residenti nel campo nomadi di via Chiesa Rossa, e che la loro attività imprenditoriale consisteva nell’associazione per delinquere a scopo di rapina. Un settore merceologico senza dubbio fruttuoso, ma che non trovava l’approvazione dei carabinieri, che hanno scovato, oltre la merce rubata, i documenti per risalire a immobili e conti correnti, per il valore suddetto. In confronto fanno la figura dei dilettanti i rom del campo nomadi di via Bonfadini, dediti al banalissimo smontaggio e rivendita di veicoli rubati. Anche loro avevano destato l’attenzione dell’Arma. Tutto ciò dimostra come sono false e tendenziose, nonché dettate da odio razziale, le accuse spesso fatte ai rom di essere poco affezionati al lavoro. questi senza dubbio si davano da fare, e i risultati stanno a dimostrarlo.

E AD ACERRA PURE, SALVANDO ANCHE L'ITALIA DA UN'ORRENDA PROSPETTIVA

E per concludere, registriamo l’ottima notizia da Acerra: il termovalorizzatore è entrato finalmente in funzione, con una capacità di smaltimento giornaliera di 200- 300 tonnellate di rifiuti. L’energia elettrica che sarà prodotta dall’impianto a pieno regime potrà servire per circa 200.000 utenze domestiche. L’impianto è stato inaugurato dal presidente Berlusconi e dal sottosegretario Bertolaso, e sarà gestito per quindici anni dalla A2A, ossia quella che i milanesi conoscono da anni col nome più familiare di AEM. Il governo si era impegnato, nel maggio dello scorso anno, a terminare i lavori dell’impianto in dieci mesi e ha rispettato l’impegno. 
Si sono raggiunti così due importanti risultati: anzitutto si sta ponendo la parola “fine” alla pluriennale emergenza rifiuti nel napoletano, ma poi si è anche evitato all’Italia lo choc di uno spettacolo quanto mai terrificante, ossia quello di vedere Santoro in mutande. Infatti il famoso giornalista, universalmente apprezzato per le sue doti di equilibrio e obiettività, aveva a suo tempo dichiarato che si sarebbe messo in mutande se il governo avesse terminato l’impianto in otto mesi. I mesi sono stati dieci e non otto, sicché ci è risparmiata la visione minacciata. E qui si è aperto subito un piccolo dibattito, peraltro puramente accademico, se sia meglio un Santoro in mutande, ma che stia zitto, piuttosto che un Santoro vestito, ma che parli. Non entriamo nel merito del dibattito perché, come dicevamo, il pericolo, almeno per le mutande, è sventato.

E su questa tranquillizzante notizia chiudiamo il nostro piccolo giro, augurando a tutti una buona nuova settimana.


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