Settimana densa di avvenimenti. Qui in Italia tutto bene e meglio ancora negli Stati Uniti, dove l'ancora arzilla signora Linda Wolfe, classe 1940, è riuscita a entrare nel Guiness dei Primati per il numero esorbitante di matrimoni con cui ha vivacizzato la sua vita. Per la precisione la signora in oggetto (che, attualmente vedova, non ha nascosto la sua speranza di trovare ancora marito) si è sposata 23 volte, e ha avuto 7 figli. “Per me l'amore è una droga” ha detto Linda Wolfe, per la quale non elenchiamo i cognomi da sposata perché temiamo di non arrivare in fondo all'elenco. La vivace signora può esibire un ruolino di marcia interessantissimo: sposata per la prima volta a 16 anni; il matrimonio più lungo è durato ben sette anni, con George Scott. Il più breve è durata 36 ore, ossia un giorno e mezzo. Un marito era carcerato, altri due si sono scoperti omosessuali dopo le nozze. Ha spaziato tra le professioni più diverse, avendo sposato predicatori, baristi, idraulici, musicisti, militari, insegnanti. L'amore più grande è stato quello per Jack Gourley, tant'è che lo ha sposato tre volte. Ora, come dicevamo, non dispera di sposarsi ancora. Come si suol dire, se il cuore è giovane, la vita sorride! Per chi fosse interessato, la signora in oggetto vive in una casa di riposo nello Stato dell'Indiana, ma a quanto pare ha deciso che è presto per riposarsi...
E GRANDI NOVITA' NELLA POLITICA DELL'OPPOSIZIONE


Il Dario comunque difende la Resistenza e la costituzione, ma è per il dialogo. Più combattivo si mostra invece il Di Pietro, che oltre alla passione per gli investimenti immobiliari e per i rimborsi elettorali (che gli piacciono così tanto, da tenere per sé anche quelli dei suoi ex alleati...), si è scoperto anche una irrefrenabile passione per i referendum. Di Pietro farà referendum su tutto, salvo che su Di Pietro. Senonché, trascinato dalla foga, ha annunciato anche un referendum sulla legge sul testamento biologico. Poi qualcuno tra i più fidati consiglieri gli ha pacatamente spiegato che per fare un referendum abrogativo di una legge bisogna perlomeno aspettare che la legge sia approvata in Parlamento. Fonti ben informate dicono che il Di Pietro sia rimasto molto scosso da questa rivelazione e (vi traduciamo dal dialetto moliso – lucano) abbia chiesto ai suoi fidati consiglieri: “Il Parlamento? E cos'è?”.
NAPOLITANO DIFENDE LA CULTURA

Insomma, il Napolitano vigila sul nostro livello culturale e quindi possiamo essere tranquilli. Qui a lato potete vedere una biblioteca universitaria, e siamo sicuri che la sola presenza di tanti sacri testi della cultura vi farà passare il malizioso sospetto che qualcuno sull'Università voglia fare la solita mangiatoia.
A rassicurare il giovanile inquilino del Quirinale è intervenuta anche la ministra Gelmini, per la quale nutriamo il massimo rispetto e stima, ma la cui risposta ci lascia un pochetto perplessi: infatti la ministra in oggetto ha dichiarato che verranno tagliati solo gli “sprechi inutili”. Restiamo in ansiosa attesa di sapere quali siano gli sprechi utili.
E VA BENE... MA GLI IMMOBILI DELLA VECCHIA DC DOVE SONO FINITI?
E su questa profonda domanda potremmo concludere il nostro giro della settimana; sennonché, in vena di domande, ci chiediamo: che fine ha fatto il patrimonio immobiliare della vecchia Democrazia Cristiana? La domanda non è del tutto peregrina laddove si consideri che mentre alcuni si accapigliavano in Tribunale per decidere chi fosse il legittimo erede del simbolo scudocrociato, altri, forniti evidentemente di maggior senso pratico, riuscivano a far svanire la bellezza di 120 immobili, tra uffici, appartamenti, palazzi et similia. Il tutto con un tale rebelotto di giri di vendite e acquisti sottocosto, facenti capo a una società immobiliare con sede in Croazia, che noi, francamente, non ci abbiamo capito più niente. Potreste dire: ma che ce ne frega? E' solo una piccola, banale, curiosità. E su questa insoddisfatta curiosità, chiudiamo questo giro, augurando a tutti una buona nuova settimana
Nessun commento:
Posta un commento