domenica 9 agosto 2009

L’ARGOMENTO DELLA SETTIMANA - 3 – 9 AGOSTO 2009

ANCORA SULLA RU486: E ANCORA UNA VOLTA FINI PERDE UN’OTTIMA OCCASIONE PER STARE ZITTO.

Non sarei tornato così a breve sull’argomento della RU486, il nuovo ritrovato omicida, la cui commercializzazione è stata da poco autorizzata in Italia. Ne ho già parlato, ne hanno parlato voci ben più autorevoli della mia, e soprattutto la Chiesa ha assunto un atteggiamento che non lascia, grazie al Cielo, alcun spazio ad equivoci.

Ma l’ineffabile Gianfranco Fini costringe a ritornare sull’argomento. Perché? Perché il senatore Gasparri, presidente del gruppo PdL al Senato, ha confermato che promuoverà al Senato un’indagine conoscitiva sulla pillola RU486. le cose da chiarire in effetti non mancano, e anche quanti (Dio li perdoni!) sono favorevoli all’aborto legalizzato dalla famigerata legge 194, dovrebbero avere il desiderio di capire meglio alcune cose, non ultima delle quali i possibili pericoli per la vita della madre, nonché la singolare fretta con cui ha agito l’AIFA (Agenzia Italiana per il Farmaco), proprio all’inizio dell’estate (con l’opinione pubblica che ha in testa prevalentemente le vacanze), e senza alcuna urgenza specifica che spiegasse tale fretta. Ricordiamoci infatti che la pillola RU486 non è un “farmaco” inteso in senso corretto, ossia qualcosa che serva a far star meglio un malato, o a salvargli la vita. È, a tutti gli effetti, un mezzo omicida. Serve ad accoppare.

Orbene, Gasparri vuole promuovere l’indagine conoscitiva e può farlo perché, dichiara lui stesso, “Con tutto il rispetto dell’AIFA, il Parlamento è molto più importante ed è legittimato dal voto dei cittadini”. Insorge Gianfranco Fini: “E’ originale che il Parlamento si debba pronunciare sull’efficacia di un farmaco… c’è l’Agenzia del farmaco che si è già pronunciata, non vedo cosa c’entri il Parlamento”.

Ora, Fini non è un fesso. Quindi quanto ha detto è frutto di pura malafede. Gasparri non ha parlato di “efficacia” del farmaco, ma di indagine conoscitiva su tutta la vicenda della RU486. e se in questa situazione c’è qualcosa di “originale”, è proprio il fatto che il presidente della Camera scopra che ci sono materie su cui il Parlamento non può intervenire. L’Agenzia del farmaco non è un impero sovrano i cui dettati sono da accettare a capo chino, ispirati dal Cielo. Fini, che ancora pochi giorni fa si doleva del frequente ricorso alla decretazione d’urgenza e alla fiducia, che impedirebbero al Parlamento di discutere liberamente un progetto di legge, ora scopre che però ci sono materie su cui il Parlamento deve stare zittino e buono. Chi poi sia abilitato a distinguere tra le materie “discutibili” e quelle “sacre e intoccabili”, non si sa. Per ora questo arduo compito se lo è assunto il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Fini non è un fesso, e conosce la Costituzione. A chi appartiene il potere in Italia? Al popolo sovrano, che lo esercita attraverso i suoi rappresentanti, che sono i parlamentari. Ergo, il Parlamento è sovrano e decide su cosa voglia o non voglia discutere. Se domani Camera e Senato decidessero di dedicare intere sessioni alla pesca dei molluschi o al tricot, nessuna autorità potrebbe avere nulla da eccepire. Sarebbe certo un caso da psichiatria, ma, ripetiamo, è il Parlamento che è sovrano, perché rappresenta quel popolo che è appunto sovrano.

È ipocrita voler difendere questa sovranità quando fa comodo e scordarsene al momento buono. È ipocrita dichiarare “indiscutibili” le delibere di una Agenzia che non è sovrana di nulla, ma semplicemente esercita le attività che le sono indicate dalla legge, né soprattutto ha la sua legittimazione nel voto dei cittadini, mentre Gasparri ha molto opportunamente chiarito che il Parlamento è legittimato dal voto.

Non più di due o tre mesi fa, alcuni parlamentari sinistrati, probabilmente affetti da qualche problemino, avevano proposto, con totale sprezzo del ridicolo, che il Presidente del Consiglio si presentasse alla Camera per parlare del suo divorzio. Era una pretesa da deficienti, perché non si vede a chi possa interessare questo argomento, se non ai coniugi Berlusconi. Come mai allora Gianfranco Fini, che riesce così bene a discernere le competenze di tutto e di tutti, non intervenne per dire: “Signori, cerchiamo di non fare i buffoni, il Parlamento si occupa di politica”?

Ma Fini, si sa, ha i suoi problemi. Per anni ha scalpitato per liberarsi dalla presenza ingombrante di Berlusconi, sapendo però bene che senza Berlusconi AN non sarebbe mai arrivata al Governo e sapendo bene che la creazione del PdL era necessaria per avere una destra unita ed efficace. E poiché nella sua pur prestigiosa poltrona Fini si considera messo in freezer (e un poco, effettivamente, lo è), da tempo ormai ci fornisce dichiarazioni e atteggiamenti per cui non si capisce più chi sia e cosa pensi di rappresentare. Di sicuro le “esternazioni” di Fini sono sempre in linea con quel conformismo becero e ultraconservatore proprio della sinistra.

E per la RU486 non ha fatto eccezioni. Poiché l'aborto è materia sacra per i sinistrati, ecco che Fini subito si schiera a difesa della discutibilissima decisione dell’AIFA e arriva a dire una fesseria che come presidente della Camera è gravissima, ossia che ci sono argomenti su cui le Camere non possono intervenire.

Dicono alcuni che Fini si comporti così perché aspira al Quirinale e quindi vuole rendersi accettabile a una sinistra, facendo nel contempo conto sui suoi fedelissimi a destra. Ma probabilmente sbaglia i conti, perché molti dei suoi “fedelissimi” si stanno realmente rompendo le scatole, vedendo il loro ex segretario che sembra sia diventato un seguace della setta orfica “Scalfari-Repubblica-Espresso”, il cui motto è: “conformismo conformismo, conformismo”.

Comunque speriamo invece che l’indagine conoscitiva si faccia e si faccia seriamente. A prescindere dal fatto, ASSOLUTAMENTE INDISCUTIBILE, che la RU486 è un mezzo omicida, ci sono tante cose da chiarire, non ultima delle quali l’effettiva pericolosità per la madre. Per il figlio non c’è nulla da chiarire, perché per lui, poveretto e indifeso, c’è comunque l’uccisione. Anche monsignor Fisichella, presidente della Pontificia Accademia della Vita, ha dichiarato che “non si capisce come mai si sia intervenuti con molta urgenza da parte dell’AIFA ad approvare la pillola…”

Già, perché tanta urgenza? Ce lo chiedevamo anche prima, considerando che la RU486 non è certo un farmaco salvavita. È l’esatto opposto.

Di sicuro, si è deliberato mentre gran parte dell’opinione pubblica era distratta dall’inizio delle vacanze.

Ma poi io mio pongo un’altra domandina. Me la pongo perché sono di natura cattivissimo e diffidente . E la domanda è questa: IN TUTTA QUESTA SQUALLIDA VICENDA, IN CUI SI FORNISCE UN MEZZO IN PIU’ A MADRI SCIAGURATE PRONTE A UCCIDERE IL PROPRIO FIGLIO, NON GIOCANO ALCUN RUOLO I PROFITTI CHE DERIVERANNO ALLA (O ALLE) CASA/E FARMACEUTICHE CHE PRODUCONO LA RU486 E ALLE QUALI SI APRE UN NUOVO MERCATO PER MILIONI E MILIONI DI PILLOLE DA PRODURRE E VENDERE?

Naturalmente solo la mia perversa cattiveria può generare questi dubbi. Ciò che preme agli apostoli della libertà della donna è solo, appunto la libertà della donna. Libera di uccidere. Bella roba e Bella Ciao. I soldi, è arciovvio, non c’entrano nulla.

4 commenti:

Paola ha detto...

Ciao Paolo!
Condivido tutto quello che dici, l'unica cosa che vorrei precisare è che Fini non fa solo l'occhiolino alla sinistra, ma ci è diventato di sinistra! Da quando si è messo con la bella figliola di turno ha perso la testa e si è convertito anima e corpo alla mentalità del "tutto e subito tanto Dio non esiste"! E il bello è che sulla cattiva strada l'ha messo proprio il Berlusca il quale fa finta di credere nei "valori" ma solo quelli bancari.
Ciao e alla prossima!
Paola Totaro

Paolo Deotto ha detto...

Cara Paola,
su cosa abbia realmente nella testa Fini, lasciamo che siano gli psichiatri e gli elettori a occuparsene. Quanto al Berlusca, non l'ho mai visto come un santo, però non posso scordare che quando si organizzò l'assassinio di Eluana Englaro lui intervenne, con un decreto legge che fu bloccato dal comunista Napolitano. In tal senso, non credo che abbia in testa solo i valori bancari, perchè, nei fatti, si è schierato chiaramente a difesa della vita, a differenza, ad esempio, della certamente castissima Rosy Bindi, che arrivò alla spudoratezza di complimentarsi con Napolitano che "difendeva la Costituzione".
Insomma, tra una baciapile ipocrita e un peccatore (come, del resto, lo siamo tutti) che difende la vita, io scelgo il secondo.

un salutone

Paolo Deotto

Paola ha detto...

Caro Paolo,
mi dispiace contraddirti ma eleggere Berlusconi paladino della difesa della vita mi sembra un po' troppo. Nel caso di Eluana se veramente avesse avuto a cuore il suo destino si sarebbe mosso prima invece di finire anche lui per strumentalizzarla a fini politici. Tra i vari peccati che lui ha commesso (e ve ne sono di ogni genere) se non ricordo male c'è anche quello di aver abortito un figlio che aspettava la seconda moglie, perchè down. Poi possiamo dire che per noi cattolici il PDL è il meno peggio, ma è un altro discorso. Anche per quanto riguarda la RU486 il giochettino del rimpallo per salvare la faccia tra la possibilità di discuterne in aula e la posizione di Fini è un classico esempio di sceneggiata napoletana.
Perdonami ancora ma non riesco proprio a preferire il Berlusca e sogno un grande movimento cattolico (veramente) che intervenga con forza chiarezza e verità.
Alla prossima!
Paola Totaro

Paolo Deotto ha detto...

Paola Carissima, anch'io amerei il grande movimento cattolico. Ma in politica bisogna anche essere realisti. E nemmeno la DC, lo sappiamo bene, fu un grande "movimento cattolico". Politicamente siamo minoritari. Ciò non toglie che, ci piaccia o meno, siamo il sale della terra, per grazia di Nostro Signore. E quello che possiamo cercare di fare è essere quanto più possibili (anche in politica) testimoni della Parola.
E' un fatto che nel PdL questo spazio esiste, mentre il precedente governo del Mortadellone aveva portato avanti diversi progetti dichiaratamente anticristiani. Quanto ai sentimenti effettivi che hanno mosso il Berlusca per Eluana, io non sarei così severo... ma nessuno può leggere nel cuore altrui. Di certo, altri hanno fatto il possibile per accopparla. E ci sono riusciti.

un caro saluto, e mi scriva ancora, magari sulla mail. Ho da comunicarle un progetto interessante.