lunedì 8 dicembre 2008

IL GIRO DELLA SETTIMANA 1 - 7 DICEMBRE 2008

A MILANO CI SONO IL CARDINALE DE CORATO E L'ONOREVOLE TETTAMANZI

Settimana densa di avvenimenti. Qui in Italia tutto bene, e in particolare a Milano, dove vicesindaco e arcivescovo si sono scambiati i ruoli. Infatti Sua Eminenza Dionigi Tettamanzi, che voci ben informate ci assicurano essere un Cardinale della Chiesa Cattolica, nella predica di Sant'Ambrogio ha detto che è necessario aprire nuovi luoghi di culto in ogni quartiere “per tutte le religioni”e “in particolare per l'Islam”. L'affermazione denota un finissimo senso diplomatico, pari a quello che può mostrare un rinoceronte che si lanci alla carica contro una vetrina di Swarovski, laddove si consideri che pochi giorni fa la Polizia ha associato alle patrie galere due simpaticoni, islamici, frequentatori della moschea di Macherio, che stavano progettando di festeggiare il Natale a modo loro, con qualche attentatuccio, una bombetta in Duomo, magari anche in qualche centro commerciale, oppure in stazione Centrale, perché si tratta di giovanotti scrupolosi, che se fanno attentati li vogliono fare bene. Queste simpatiche intenzioni hanno ovviamente portato alle stelle la popolarità dell'Islam, già tanto apprezzato soprattutto dai residenti in Milano nelle zone di via Jenner e via Quaranta. Le affermazioni di Sua Eminenza hanno insomma destato qualche legittima perplessità tra i fedeli ambrosiani. Per fortuna Milano è la città dalle mille risorse, e a ricordarci che Natale è soprattutto il Santo Natale, e che a Natale è nato Gesù Cristo, è intervenuto il vice sindaco, onorevole De Corato, che ha invitato le famiglia milanesi ad avere in casa il Presepe, che è, a differenza dell'albero illuminato, più consono alle nostre tradizioni cristiane. De Corato, al quale facciamo con sincero affetto i migliori auguri, sta rischiando grosso, perché ha anche preteso che alla tradizionale fiera milanese degli “Oh bej, oh bej” partecipassero solo gli ambulanti autorizzati, ossia quelli che pagano fior di soldini per la licenza di utilizzo del suolo pubblico, e ha chiesto alle forze dell'ordine di allontanare gli abusivi. Non solo il vice sindaco ha manifestato queste intenzioni, ma le ha anche realizzate. Ora, un politico che in Italia, oggi, pretende in pochi giorni di far rispettare la legge a tutti e di ricordare che il Natale è festa della cristianità rischia, a dir poco, che qualche zelante procuratore della Repubblica apra su di lui un'inchiesta per ricostituzione del Partito fascista, attentato alla costituzione e, che so io, abigeato (che non c'entra nulla, ma dal momento che anche un Di Pietro è stato per anni magistrato, tutto può accadere).

IL GIOCHINO NUOVO IN MAGISTRATURA

Non vorremmo però eccedere in allarmismo. Il pericolo per l'onorevole De Corato c'è di sicuro, ma non è imminente, perché molte strutture giudiziarie sono impegnate in un singolarissimo gioco, così interessante da aver suscitato anche l'attenzione del signor Giorgio Napolitano, che lassù sul Colle fa il Capo dello Stato, e ha detto: “Ohibò, che casino, spiegatemi un po' cosa sta succedendo”. Di che gioco si tratta? Spieghiamo subito. Si inizia con un sostituto procuratore (da una Procura a caso, facciamo Salerno) che apre un'inchiesta X. Magari questa inchiesta non piace a tutti, perché saltano fuori un po' di panni sporchi sinistrati e a sinistra, lo sanno tutti, ci sono solo verginelle in fiore e innocenti frugoletti dediti al bene comune e al gioco della lippa. Comunque, a parte ciò, un'altra Procura (anche qui prendiamone una a caso, ad esempio Catanzaro) dice: “in quell'inchiesta c'è roba che mi interessa. Ci fate vedere un po' le vostre carte?”. “Col cavolo” dice la prima procura. “Ah, carognoni, dice la seconda procura, ora vi arrangiamo noi”. E apre un'inchiesta sulla prima procura, ordinando la perquisizione di magistrati, e arrivando a obbligare uno di questi a togliersi anche gli slip per fare ben bene un'ispezione (forse cercavano fascicoli nascosti in capsuline...). La seconda procura, è comprensibile, si imbufalisce e dice: “Ah, fate così? Ora vedrete”, e apre un'inchiesta sulla prima procura, per abuso di potere e sfilamento di slip a magistrato. Il gioco è molto divertente e può andare avanti all'infinito, come un gioco di due specchi contrapposti, perché la seconda procura potrebbe a questo punto aprire una seconda inchiesta sulla prima procura, che potrebbe rispondere aprendo una terza inchiesta sulla seconda procura, e così via. Senonché come guastafeste interviene il CSM, che sarebbe poi il Consiglio Superiore della Magistratura, e dice: “ragazzi, ma vi rendete conto che state facendo la figura dei fessi? Rimettetevi le mutande, piantatela e ora trasferiamo qualche magistrato da qua a là, e qualche altro da là a qua”. I giocherelloni dicono “vabbè...”, tanto il massimo che rischiano è appunto un trasferimento. Sono un po' seccati perché si divertivano molto e invece adesso magari dovranno lavorare. Ma a rimettere tutti di buonumore interviene ancora il CSM che, per bocca di un autorevole esponente, dichiara: “azione tempestiva per ridare al Paese fiducia nella giustizia”. La battuta è davvero fortissima, e fonti ben informate ci dicono che in città, paesi, villaggi e anche sobborghi molti cittadini siano stati ricoverati per i malori dovuti all'eccessivo sbellicarsi dalle risate.

UN CANDIDATO CONDANNATO AL FALLIMENTO

Tutto è bene quello che finisce bene, e sghignazzare, se non si esagera, fa solo bene alla salute.

Chi invece ha poco da ridere, anzi, avrebbe tutti i motivi per singhiozzare, è il prof. Flavio Delbono, docente di economia, e in corsa con altri tre esponenti del coso, del PD (sì, quella roba che il Walter continua a dire che sia un partito, e già questa è bella, e che lui lo diriga, e questa è formidabile) per la successione a Cofferati nella carica a sindaco di Bologna. Si sa che per il coso, il PD, le primarie sono una roba molto seria, e allora le stanno facendo anche per decidere chi farà danni al comune di Bologna ora che il Cofferati smette e se ne va a farli altrove. Orbene, noi non conosciamo il prof. Flavio Delbono, ma senza essere indovini possiamo prevedere la sua totale rovina politica, visto che ad appoggiarne la candidatura è saltato fuori nientepopodimeno che Romano Prodi, l'uomo capace di far danni anche nel deserto del Sahara, tanto da meritare il soprannome di Re Adim (il rovescio di Mida. Il re Mida trasformava in orto tutto ciò che toccava, il Re Adim... beh, lasciamo perdere). Il Prodi, estratto dal Mausoleo degli zombie, dove finalmente aveva trovato chi gli dava ascolto, ha infatti tenuto un discorso all'Istituto De Gasperi a Bologna, in occasione delle primarie del coso, del PD. Nessuno ha capito nulla, e fin qui tutto è regolare. L'unica cosa apparsa chiara è che il Prodi appoggiava la candidatura del Delbono, il che, politicamente, equivale a darsi martellate sugli alluci stando seduto su una piastra rovente, attorniato da vampiri in una notte di luna piena. 

...E ANCHE LA SINISTRA...

Siamo quindi sinceramente dispiaciuti per il professor Delbono, ma il nostro dispiacere si allarga anche ad altre parti della sinistra, perché il coso, il PD, è una roba grande, e dentro si trova un po' di tutto. Ad esempio, c'è Antonio Di Pietro, che è in grave imbarazzo, perché si trova tra le mani una faccenda che, per quanto la si giri e rigiri, non consente in alcun modo di accusare Berlusconi di golpe o di genocidio. Il fatto è che nella faccenda il Berlusconi proprio non c'entra, mentre pare che c'entri un po' troppo il signor Mauro Mantone, uomo di fiducia dell'ex ministro Di Pietro, che infatti lo nominò direttore dell'edilizia statale al ministero delle Infrastrutture. Orbene, il signore in oggetto pare che abbia un po' a che fare con un'inchiesta sulla spazzatura di Napoli, ma non quella che bastava spalar via, e che ora non c'è più, bensì quella fatta di giri di milioncini pubblici, appalti pilotati e mille altre simili frivolezze. Il Mantone Mauro è un po' nei pasticci e il suo pigmalione Di Pietro lo è due volte perché stavolta non sa che dire, il che per lui è tragico, perché di norma parla, anche se non sa cosa dice. Ma in questo caso non gli viene in soccorso nemmeno il totale disprezzo che in genere manifesta verso il significato di ciò che dice. Sta zitto, e basta. Fonti generalmente ben informate ci dicono che il Di Pietro è ormai di pietra. Questo se non altro darà un po' di respiro al Walter, pover'uomo, che di recente, per mostrare che non era morto, ha minacciato le dimissioni dalla segreteria del coso, del PD, lamentando il fatto che ciascuno nel partito (boh...) fa i fatti suoi e incassando solo l'indifferenza totale degli altri, nonché una risposta tutt'altro che carina dal D'Alema. Pare infatti che Baffodiferro abbia detto “ma chi se ne frega?”. 

La sinistra insomma è un po' nel caos e il cadavere di Togliatti, ammesso che Belzebù glielo consenta, si starà rivoltando nella tomba vedendo come hanno ridotto il suo buon vecchio PCI. Che direbbe ad esempio San Palmiro da Dongo leggendo sulla stampa sinistrata che il Paperone della comunicazione, quel tale signor Rupert Murdoch, che possiede i giornali di mezzo mondo, nonché radio e televisioni, è diventato, da cannibale spietato, un importante innovatore nel mondo dell'informazione? Gli è che il Murdoch tra le altre – tante - cose possiede anche quella SKY TV che ora si troverà a pagare l'IVA al 20% (e non più al 10) per un provvedimento del Governo, peraltro preso in conformità di una direttiva europea. E si sa che se domani il Governo Berlusconi decidesse un vitalizio di 3.000 euro al mese per tutti i disoccupati, la sinistra insorgerebbe contro l'umiliazione che Berlusconi vuole infliggere ai disoccupati, dando loro la pubblica carità. Insomma, si tratta, come ebbe a dire il Walter, di un'opposizione “costruttiva”. Del resto, non avendo mai specificato cosa diavolo volessero costruire, tutto fa brodo.

E TERMINIAMO CON DUE BELLE NOTIZIE

Ma non vogliamo concludere questo giro della settimana solo con cattive notizie, anche perché altrimenti dovremmo anche segnalare che Beppe del Colle ha scritto su Marmaglia Cristiana un editoriale senza neanche una parola contro Berlusconi. I suoi fans (tra i quali noi siamo in prima fila) sono preoccupati. No, vogliamo concludere con notizie liete.
La prima viene da Palermo, e ci dimostra l'amore non ha età. Nel capoluogo siculo infatti una signora di anni ottantadue ha dovuto chiamare la Polizia per placare le focose intenzioni del coniuge, suo coetaneo, che dopo aver assunto una pastiglia di Viagra voleva mostrare di avere ancora il cuore da ventenne. La signora, indubbiamente più realistica e conscia del fatto che il cuore del marito, cardiopatico, non solo non era da ventenne, ma era un po' da rottamare, ha chiesto soccorso al 113, nel timore che tanto ardore si traducesse in vedovanza. Non è dato sapere quali argomenti abbiano trovato gli agenti per riportare la calma.
E per finire, la notizia bellissima arriva da Lugano. Infatti nella ridente cittadina lacustre ha comprato casa il Beppe Grillo e, al di là del fatto che ha raccontato la consueta tonnellata di balle dicendo che lui è un perseguitato, che gli vogliono oscurare il blog, e così via, a parte tutto ciò, dicevamo, questo acquisto immobiliare potrebbe preludere a un trasferimento del Grillo stesso. Il che vorrebbe dire, nella sostanza, che ce lo togliamo dalle scatole. E, a parte il cordoglio degli animalisti, per l'Italia sarebbe comunque una bella cosa. Con sincero rammarico per gli amici svizzeri.
E in questa speranza, chiudiamo questo giro, augurando a tutti una buona nuova settimana. 

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