lunedì 15 dicembre 2008

IL GIRO DELLA SETTIMANA 8 - 14 DICEMBRE 2008

A SINISTRA C'E UN PO' DI CONFUSIONE

Settimana densa di avvenimenti. Qui in Italia tutto bene, e ancora meglio per il signor Scalzone Oreste, vecchino, di professione rivoluzionario a tempo pieno contro una società che gli lascia fare il rivoluzionario a tempo pieno. Il tutto potrebbe sembrare assurdo, ma invece lo è davvero. Fatto sta che lo Scalzone ha potuto pubblicamente dimostrare che è ancora vivo, con grande sollievo del personale medico del Pio Albergo Trivulzio, che lo aveva perso un attimo di vista, sicché l'arzillo vecchino si era intruppato nella manifestazione per lo sciopero generale della CGIL. Dal corteo si era staccato un gruppo di circa trecento persone che avevano pensato bene, dopo una democratica discussione (leggi: rissa da saloon per decidere la linea di comportamento) di occupare simbolicamente l'Università Statale. Anzi, di “okkupare” perché, come è arcinoto, la fantasia abbonda a sinistra e quindi si continua a parlare come nel sessantotto e ci si tiran dietro macerie come quel poveraccio di Scalzone. Il quale era appunto tra i trecento, che però in questo caso non erano giovani e forti e non sono morti, come invece accadde nel caso della Spigolatrice di Sapri. Infatti quando è arrivata la Polizia ad avvisare che la festa era finita e si doveva tornare, chi a casa, chi all'ospizio, ha trovato solo diciannove-rivoluzionari-diciannove. Meglio che niente, anche se in certi casi è legittimo pensare che niente sarebbe molto meglio. Comunque legittimamente gli studenti continuano a manifestare e okkupare per reclamare il diritto allo studio, col risultato che in questo primo scorcio di anno scolastico solo in Milano si sono già perse oltre cento ore di scuola. Il tutto ha la stessa logica di manifestare per il diritto al cibo bruciando in piazza lasagne, formaggi e merendine. Ma non bisogna essere troppo severi, perché questa sinistra protestataria ha ormai maturato un certo diritto alla confusione, non foss'altro perché nessuno più la fila. Ne sa qualcosa il povero signor Epifani, che di mestiere fa il segretario generale della CGIL e quindi deve fare periodicamente qualche sciopero con corteo e comizio, altrimenti teme, come il signor Scalzone, che tutti lo scambino per una mummia e lo chiudano in un sarcofago. Il gioco però è rischioso, perché poi succede che si fa un bello scioperone generale come quello di venerdì scorso, e riesce così bene, ma così bene, che la stessa “Unità” preferisce dedicare la prima pagina al maltempo, e il Corrierone, da sempre campione del principio “stiamo dove tira il vento” si ricorda dello sciopero con un articolo interno, a pag. 14. E poi, poveretti, i sinistrati sono anche preoccupati per le elezioni regionali in Abruzzo, dove sanno che prenderanno una batosta e quindi iniziano già a farsi i primi lividi tra di loro, con Di Pietro che sottolinea come senza di lui il coso, il PD vada a ramengo, ottenendo l'orgogliosa risposta degli organi del coso, del PD, che ci tengono a sottolineare che per andare a ramengo non hanno bisogno di nessuno, sono già espertissimi da soli. Il Veltroni intanto cerca di consolarsi con un bel raduno degli amici che ha trovato in web e spiega loro che si respira aria di novità. Non è ben chiaro rispetto a cosa, ma l'importante è che ci sia aria di novità, altrimenti il coso, il PD, che ci sta a fare?

MA LA MAGISTRATURA INVECE CI TRANQUILLIZZA

Per fortuna in tutto questa confusione gli italiani trovano un punto fermo nella magistratura, che sempre più dà a tutti la netta sensazione di essere composta da individui equilibrati, seri e pensosi del bene comune. Il quale bene comune, si sa, si può raggiungere in mille modi. Il popolo romano ad esempio chiedeva all'imperatore “panem et circenses”, ossia pane e giochi al circo. Volevano mangiare e divertirsi. Ora, in quanto al mangiare, i nostri magistrati il problema l'hanno risolto da tempo, almeno per loro, perché con gli stipendi che si ritrovano mangiano, e bene. In quanto al fornire divertimenti al popolo, dopo il primo tempo dello spettacolo delle due Procure che si scambiano tra loro avvisi di procedimento, corredati da ispezioni anche corporali sui magistrati-avversari, è stato appena proiettato il secondo tempo, che vede i due contendenti sedersi a un tavolo e cercare un accordo. Nel terzo tempo, che forse sarà proiettato nella prossima settimana, sapremo se le due gang hanno trovato un accordo per spartirsi le zone di influenza o se la guerra riprenderà. Nel frattempo, come si faceva al cinema ai bei tempi, si proietta anche un filmino breve di comicità un po' scemotta, ma che fa da rilassante e fa passare un quarto d'ora gradevole al pubblico. Al filmino breve ha provveduto il Tribunale di Milano, con una sentenza in cui si condanna un padre separato, in ritardo nel pagare i mensili assegni e moglie e figlio, evidenziando come il comportamento dello sciagurato abbia anche impedito al giovane figlio di fare uso del telefonino, oggetto che al giorno d'oggi è da considerarsi indispensabile. L'obiezione del padre, che, lavoratore autonomo, aveva spiegato di trovarsi nei pasticci per grave riduzione degli affari, è stata considerata di nessuna rilevanza di fronte al crimine di lasciare un giovane senza telefonino. Con una magistratura così c'è da sentirsi sicuri e tutelati, anche se voci di corridoio – del tutto da verificare – danno in vertiginoso aumento gli affari delle agenzie specializzate nella fornitura di bounty killer.

E L'INGHILTERRA? CHE AVESSE RAGIONE MARIO APPELIUS?

Se qui in Italia insomma tutta questa confusione potrebbe dare l'idea che qualcuno stia rincretinendo, dall'Inghilterra ci arrivano notizie più rassicuranti. Infatti nulla è penoso come il macerarsi nel dubbio, e nella Terra d'Albione il dubbio non c'è più. Stanno davvero, senza equivoci, rincretinendo. Infatti il municipio di Oxford aveva già deciso da un mesetto di abolire il Natale per non urtare la suscettibilità di quanti professino religioni diverse da quella cristiana; ora questa preoccupazione ha investito tutto il Regno Unito, e nelle scuole non si cantano inni religiosi natalizi, si evitano parole compromettenti come “vergine”, “re”, “figlio”; è altresì vietato cantare inni natalizi che contengano riferimenti alla città di Betlemme, perché non si sa mai come potrebbero prender la faccenda i palestinesi, mentre la direzione delle Poste ha dato disposizione agli impiegati di evitare di vendere i francobolli con immagini sacre, e comunque di non esporli e di non usarli assolutamente per invii all'estero. Di questo passo, poiché in Inghilterra oltre ai musulmani, agli ebrei, ai cristiani, ci sono seguaci di altre religioni, scintoisti, taoisti, buddisti, indù, animisti, nichilisti, dentisti, eccetera, si prevede a breve la paralisi totale di tutto e di tutti, poiché di sicuro in ogni attività di qualcuno potrebbe esserci qualcosa che infastidisce qualcun altro. Per ora un primo grave problema si è già posto dal momento che il sig. K.Z., oscuro impiegato della City, ha fondato la religione della Grande Tazzina, che postula che millenni or sono una grande tazzina sia scesa dal cosmo per portare la vita sulla Terra. Il sig. K.Z., che nel giardino di casa ha già eretto un monumento al Cucchiaino, che per primo annunciò l'arrivo della Grande Tazzina, ha proclamato il mercoledì giorno sacro della settimana e ha detto che è una vergogna che gli inglesi ogni giorno riempiano le tazze di te, mancando così di rispetto alla Grande Tazzina. Ora, poiché finora il sig. K.Z. è l'unico seguace della religione da lui stesso fondata, della quale si è peraltro proclamato Capo Assoluto, e quindi è così minoranza che più minoranza non si può, la Camera dei Comuni ha già messo all'ordine del giorno una progetto di legge che prevede il mercoledì come giorno festivo e dispone che il tradizionale te delle cinque si beva in bicchieri, buglioli, zuppiere, scodelle, ma mai in tazzine.

TRUFFE, PRIGIONI, E ALTRE PIACEVOLEZZE. MA L'IMPORTANTE E' LA LEGITTIMITA'

Se in Inghilterra si piange, negli Stati Uniti non si ride. O meglio, rideva ma adesso ha smesso, il signor Barnard L. Madoff, già stimato finanziere e gestore fiduciario di mega-patrimoni, e ora ospite delle prigioni di New York, dove è stato trasferito dagli agenti dell'FBI, che hanno definito la truffa commessa da Madoff come “epica”. Probabilmente l'agile finanziere entrerà nel Guinness dei primati, poiché una truffa da 50 miliardi di dollari, attuata col vecchio ma sempre efficace sistema dello Schema di Ponzi non è cosa di tutti i giorni. 
E per uno che va in galera giustamente, per fortuna registriamo il caso di un altro che, messo in galera ingiustamente, viene scarcerato. A Torino il signor A.C. , anni 59, ex carabiniere, interviene per salvare il figlio e la nipotina, assaliti da una decina di balordi, che si erano seccati poiché il figlio di A.C. li aveva invitati a tenere a bada un cane pericoloso, che aveva spaventato la bimba. Il giovane viene buttato a terra e preso a calci. Il padre, A.C., interviene e quando uno dei balordi estrae la pistola e gliela punta contro, A.C. spara (con una pistola regolarmente detenuta) e uccide il balordo. A questo punto il pubblico ministero decide che A.C. è un freddo assassino e lo fa arrestare per omicidio volontario. Poi ci ripensa e derubrica il reato in eccesso colposo di legittima difesa. Poi, per fortuna, il giudice dispone la scarcerazione, ma in attesa della fine delle indagini impone ad A.C. gli arresti domiciliari. Il perché non è ben chiaro, ma almeno il poveretto non deve stare in galera. Nel frattempo pare che la Procura della Repubblica di Torino sia impegnata nella stesura di un apposito modulo che in futuro l'aggredito dovrà compilare e poi inviare in Procura, per descrivere i fatti e chiedere autorizzazione ad adottare i comportamenti proporzionati all'offesa subita, per difendersi. La Procura risponderà entro 24 ore, prolungabili a 72 se il modulo perviene nella giornata di venerdì. In tal modo la difesa sarà sempre proporzionata all'offesa e si eviterà che il cittadino si faccia giustizia da solo. Nel caso in cui, nell'attesa delle dovute autorizzazioni, l'aggredito venga ucciso, verrà aperto un fascicolo a nome degli uccisori. Il sistema potrà essere lungo, ma così tutto sarà di sicuro regolare e in Italia, si sa, ci teniamo tutti al rispetto della legge.
E con tale confortante notizia, che conferma il diritto del cittadino a difendersi, purché tale diritto sia esercitato secondo canoni di legittimità, chiudiamo il nostro giro, augurandovi una buona nuova settimana. 

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