lunedì 1 settembre 2008

IL GIRO DELLA SETTIMANA 25-31 AGOSTO 2008

Settimana densa di avvenimenti. Qui in Italia tutto bene, e meglio ancora in America, dove le grandi manovre per la corsa alla Casa Bianca registrano due avvenimenti di rilievo. Anzitutto, la mossa a sorpresa del candidato repubblicano McCain, che come vice ha scelto una graziosa signora, Sarah Palin, governatrice dell’Alaska. Poi, la mossa per nulla a sorpresa del candidato democratico, Obama, che nemmeno si è accorto della presenza di Walter Veltroni, trasvolato in America per partecipare a uno di quei banchetti elettorali che tanto usano in America. Nulla a sorpresa, dicevamo, salvo che per il povero Veltroni, che continua a pensare che qualcuno possa accorgersi di lui. Un po’ seccato, il povero Walter nazionale è tornato in Italia e, poiché è un critico cinematografico di riconosciuta autorità, ha deciso (ci dicono i ben informati), di dedicarsi alla visione e recensione della famosa trilogia di Amedeo Nazzari, costituita dai film “Catene”, “Tormenti” e “I figli di nessuno”. A prescindere dalle trame (ci dicono sempre i ben informati) il Veltroni è convinto che già dai titoli si possano trarre utili suggerimenti per capire finalmente cosa diavolo sia il Partito Democratico.
Chi non ha dubbi sulle reali necessità della politica in Italia è invece il ben noto e apprezzato settimanale “Famiglia Cristiana”, che con un editoriale sul num. 35 ci svela una cosa di cui nessuno si era accorto. Questi veri titani del giornalismo, questi ciclopi dell’informazione ci dicono, udite, che in Italia milioni di famiglie tirano la cinghia. Già la notizia in sé è molto importante perché forse, senza questo eccezionale rivelazione giornalistica, milioni di famiglie avrebbero comprato spensieratamente ville in costa Azzurra o aerei con piscina a bordo, gettando poi nella fame e nella disperazione i loro pargoli. No, questo non avverrà. E siamo quindi molto grati a Famiglia Cristiana, che non solo ci ha spiegato che in Italia si fa maledettamente fatica a tirare la fine del mese, ma ci butta lì un’altra rivelazione “bomba”: il Governo “ci distrae con presunte emergenze”! Orrore. Ma allora, il pattume a Napoli, la criminalità, lo sfascio di Alitalia, eccetera? Sono emergenze presunte! In fondo, chi se ne frega se a Napoli soffocavano sotto valanghe di spazzatura? Se scippi, rapine, violenze, stupri tormentano i cittadini? Se l’Alitalia andava in fallimento? Che mai sarà abolire l’ICI sulla prima casa, o erogare i buoni spesa per i meno abbienti? Che scherzo umiliante è la detassazione degli straordinari? Sono tutte manovre diaboliche di Berlusconi, che ci ha distratto con queste sciocchezzuole. Ora basta, dice Famiglia Cristiana, ora vi diciamo noi come uscire dal pasticcio. Quello che ci vuole è un governo di unità nazionale! Stupendo. Non si capisce bene perché, né ci viene spiegato. Ma ci vuole. Intanto si risolverebbe il problema della disoccupazione di un po’ di gente, non tanta, ma l’importante è incominciare, perché, insomma, questa carogna di Berlusconi ha fatto un governo con un terzo delle persone con cui lo aveva fatto Prodi, e quindi dimostra un cinismo rivoltante, avendo lasciato nella disoccupazione due terzi di aspiranti ministri-viceministri-sottosegretari. E poi con un governo di unità nazionale il PD finalmente smetterebbe di girare per l’Italia col pullman “Salva l’Italia” e potrebbe andare a Roma, magari col pullman “Salviamo la ghirba”. La seconda parte potrebbe consistere (questo ci permettiamo di consigliarlo noi a Famiglia Cristiana) nel chiamare al governo con vari incarichi tutti i membri del Parlamento, perché a questo punto l’accordo sarebbe assicurato su tutte le proposte del governo, e si potrebbe risparmiare anche sulle spese di pulizie a Palazzo Chigi, divenuto ormai superfluo. Ma non è ancora finita. Famiglia Cristiana ha un altro eccezionale asso nella manica. Poiché è necessario concentrarsi tutti sulle reali emergenze del Paese, ci vuole anche una “Commissione nazionale”. Per fare che? Domanda sciocca! La commissione ci vuole, e basta, e soprattutto deve essere presieduta da personaggi nuovi, capaci, onesti, sicuri. Famiglia Cristiana tira fuori un altro asso dalla manica (ma quanti ne ha, tra assi e maniche?). Ecco l’uomo nuovo: Giuliano Amato! Ripulito dalla formaldeide che lo mantiene integro, è la figura nuova, giovane e di precedenti politici ineccepibili, il vero uomo della Provvidenza. Amen.
Chi non riesce a consolarsi, nonostante le formidabili proposte politiche di Famiglia Cristiana, è Romano Prodi, pover’uomo, di cui il settimanale “Panorama” ha pubblicato alcune telefonatine, da cui si deduce che il nostro grazie al Cielo ex-capo del governo è anche lui un comune mortale italiano che “tiene famiglia” e cerca di favorirla quanto e come può. “E’ uno schifo, bisogna piantarla con tutti questi attentati alla privacy”, hanno detto un po’ tutti. E fin qui, tutto bene. Il grave è che lo ha detto anche Berlusconi e quindi da sinistra si è subito tuonato: “è uno schifo che Berlusconi dica che è uno schifo”. Insomma, abbiamo in Italia due tipologie di schifo, quello democratico, serio, pensoso e affidabile, e quello berlusconian-fascista, che nasconde di sicuro oscure manovre e tentativi di restaurazione del partito fascista, dei campi di sterminio e, perché no, dello schiavismo per le piantagioni di tabacco.
Del resto, molti personaggi sinistri (cioè della sinistra) hanno scoperto impietosamente la turpe falsità berlusconiana. Infatti, ci informano Bindi Mussi Veltroni eccetera che Berlusconi, dato che è il proprietario della Mondadori, se realmente non voleva che Prodi fosse messo in piazza con i suoi vizietti di zio premuroso, non doveva far altro che impedire a Panorama, rivista edita appunto dalla Mondadori, di pubblicare il pezzo. Forse tradito dall’entusiasmo, Giuseppe D’Avanzo ci informa, dalle pagine di Repubblica, che i giornalisti non pubblicano nulla se non su ordine del padrone. Insomma, la serpeggiante nostalgia del MinCulPop travaglia la sinistra, e restiamo in attesa che Beppe Del Colle intervenga, visto che Famiglia Cristiana (come lui stesso ci spiegò), nata in periodo fascista, ha sempre lottato contro il fascismo vecchio e nuovo.
Chi non potrà intervenire è, lo comunichiamo con tristezza, Furio Colombo. È sparito, scomparso, non si sa nulla di lui da giorni e giorni. Secondo alcuni alpinisti (ma sono voci da verificare) sarebbe stato avvistato sulle aride pietraie del Carso, seduto per terra, intento a infilare spilli in una bambolina-voodoo che inequivocabilmente ha le sembianze del giornalista Jacopo Barigazzi. Sempre secondo queste voci, il Colombo infilava spilli, piangeva e intanto sussurrava: “tu non esisti, tu non esisti”. Appena avremo notizie più precise di lui, ve le comunicheremo.
E con questo impegno, arrivederci alla prossima settimana.

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