domenica 7 settembre 2008

IL GIRO DELLA SETTIMANA 1-7 SETTEMBRE 2008

Settimana densa di avvenimenti.

Una nonna sceriffo sostituirà il Questore di Napoli?

Qui in Italia tutto bene, soprattutto a Rho, dove un ladruncolo, che si era introdotto in una sacristia e stava scassinando un armadietto, è stato messo in fuga dalla Perpetua, che lo aveva affrontato armata di un robusto bastone. La notizia ha un certo rilievo se si considera che l’ottima signora ha la bella età di 82 anni suonati, ma le ha suonate al ladro. Fonti ben informate vogliono che la matura sceriffa possa essere scelta dal Ministro Maroni per sostituire il Questore di Napoli, che, di fronte ai disastri combinati dalla mandria scatenata di pseudo-tifosi in trasferta verso Roma, aveva dichiarato di essere costernato perché era stata tradita la “fiducia data ai tifosi”. Del resto, per un Questore così paterno era anche pronto un magistrato nonnerno (da “nonno”), e si sa che i nonni sono più indulgenti dei padri, sicché i pochi teppisti arrestati la domenica, il lunedì erano già in libertà. La notizia ha turbato Veltroni che, anche se non tutti l’hanno capito, fa il capo dell’opposizione e sostiene anche, con commovente costanza, di essere a capo di un partito politico. Orbene, il Walter ha criticato aspramente il Governo, colpevole, a suo dire, di atteggiamenti persecutori e sanguinari verso gli immigrati, poiché questi non votano, mentre si mostra indulgente verso i teppisti degli stadi che, essendo italiani (i teppisti, non gli stadi), vanno comunque a votare. Dopo matura riflessione Veltroni ha anche pronunciato una frase che, per la sua clamorosa originalità, è destinata di sicuro a passare alla Storia. Ha infatti detto: “Il governo è debole coi forti e forte coi deboli!”. Poi il presidente del suo staff di consiglieri giuridici deve avergli spiegato che i provvedimenti della Polizia sono per loro natura provvisori e devono essere convalidati – o annullati – da un magistrato. Insomma, nella scarcerazione dei teppisti napoletani il governo c’entrava come i cavoli a merenda.

Veltroni cade nella depressione, e Di Pietro lo aiuta (a deprimersi)

Questa rivelazione ha gettato il Walter nella più cupa depressione, alla quale ha tentato di porre rimedio andando a sollazzarsi a Firenze, a quella Festa Nazionale del PD che deve essere, più o meno, la sintesi delle varie feste locali che, con varie titolazioni, si erano tenute in giro per l’Italia. Ma sono tempi duri per i troppo buoni, e anche Firenze non ha risparmiato dolori al povero Walter. Infatti una delle esponenti di spicco della sinistra, la signora Anna Finocchiaro, ha dichiarato tout court che “il partito non c’è” e qui la faccenda inizia ad avere un sapore vagamente pirandelliano, soprattutto per un pover’uomo convinto di essere segretario di quel partito.
I dolori del povero Walter continuano, perché nel suo partito – che ci sia o non ci sia – l’attività principale resta quella di litigare tra compagni di partito, sprecando così tanto tempo prezioso, che potrebbe essere utilizzato per capire finalmente che diavolo sia il PD e magari anche a cosa possa servire. Ad esempio, Violante, che è un ex magistrato, ex PCI, ex PDS, ex DS, insomma ha così tanti ex da aver una grossa esperienza, ha rilasciato un’intervista al Giornale in cui ha dichiarato che i progetti governativi di riforma dell’ordinamento giudiziario non sono tutti una schifezza, che anzi bisogna parlarne e addirittura ha detto, orrore, che la sinistra deve decidersi a prendere atto della vittoria elettorale di Berlusconi. Subito è insorto Di Pietro che, memore della tattica astutissima di Furio Colombo, per prima cosa ha dichiarato che il Giornale doveva aver intervistato un omonimo. Poi, o perché si è accorto di aver detto una scemenza, o perché esausto dopo aver usato una parola per lui difficile come “omonimo” (fonti ben informate ci dicono che è parola sconosciuta nel dizionario pastoral – abruzzese) ha finalmente dato il meglio di sé, spiegando che Violante non ha capito nulla, oppure che anche lui fa parte della congiura che vuole piegare i giudici al potere di un esecutivo che prosegue sulla sua strada autoritaria, eccetera. E, nonostante la calura estiva sia ormai passata, non poteva mancare l’autorevole appoggio di Famiglia Cristiana, che prosegue con ammirevole costanza nella sua strada contro la rinascita del fascismo in Italia, problema che, come tutti sanno, è uno dei più attuali e incombenti.
E ancora ulteriori amarezze per il povero Walter (scusate se continuo a citarlo, ma ammetto che mi fa una gran tenerezza) vengono da altri contrasti “in casa”, e pubblicamente espressi proprio alla Festa di Firenze, che, visto come è andata, doveva aver poco di festoso.

Va bene la lotta per salvare l’Italia, ma i soldi dove sono finiti? Per fortuna, la scienza ci salva


Che è ancora successo? Robetta. Sta di fatto che il PD ha un tesoriere, tale signor Agostini, che si lamenta del fatto di avere le casse un po’ vuotine, mentre il tesoriere dei DS, tale signor Sposetti, pare non abbia la minima intenzione di aprire la borsa. Ma allora il PD c’è o non c’è? Già questa è una bella domanda. Ma, ammettiamo che ci sia, come fa a campare se le varie componenti non scuciono un ghello? Tanto più, dice affranto l’Agostini (il contamalloppo del PD), che i DS hanno ereditato il patrimonio immobiliare del vecchio PCI, che comprende la bellezza di 2.399 immobili, tra palazzi, palazzini, sedi periferiche, circoli, et similia. Ma i volponi DS, ex PCI, non mollano, anche perché seguono gli insegnamenti del loro santo protettore del patrimonio, San Palmiro da Dongo, di cui è noto il precetto: “Se hai la grana, tienila stretta e non mollarla”, precetto normalmente completato con la specifica: “non importa come l’hai fatta (la grana), basta che ci sia, e chi dice qualcosa è un porco fascista”.
Tutto ciò potrebbe apparire, agli occhi di un osservatore rozzo, come qualcosa di molto sgradevole. Anzi, rischia proprio di esserlo. Ma per fortuna viene in soccorso la scienza. Già: perché i ricercatori di un istituto scientifico svedese, l’Istituto Karolinska di Stoccolma, hanno di recente pubblicato uno studio che ci spiega come le corna, ovverosia i tradimenti tra coniugi, siano dovuti solo a un gene che agisce su un ormone chiamato vasopressina, combinando non so quali pasticci. Insomma, gentili signore, smettetela di dare dello sporcaccione a vostro marito, anche se si comporta da sporcaccione. Lui è innocente, è tutta colpa del DNA. Il gene che strapazza quel tale ormone lo spinge inevitabilmente a farvi le corna; e il discorso vale ovviamente anche in senso inverso. Ma allora, se è tutta una questione di DNA (del resto, gli scienziati ci hanno già spiegato che esiste il gene del prurito, dell’umorismo, del maratoneta, e non so quanti altri) siamo a cavallo, perché nessuno è più responsabile di nulla. È solo questione di DNA. E poiché di sicuro prima o poi qualche scienziato scoprirà anche il gene delle castronerie, e magari anche quello del furto, un sacco di problemi si risolveranno. Basterà fare l’esame del DNA dei tesorieri di PD e DS, oppure l’esame del DNA di Di Pietro, così, oltre al gene delle castronerie, si scoprirà anche il gene che porta allo spietato sterminio della sintassi.
È meraviglioso, la scienza ci salva.

EPILOGO

E vedrete che alla fine ritroverà il sorriso anche il povero Walter, beniamino di questa puntata. Nel frattempo, per lasciare un altro punto fermo nella storia dell’umanità, ha chiuso la Festa di Firenze con un’intervista rilasciata al Mentana. I bene informati, o quanto meno quelli rimasti svegli per tutta la durata della faccenda, ci riferiscono che il Veltroni ha ritrovato il guizzo del vero leader, la vivacità intellettuale dell’uomo guida. Infatti ha dichiarato: “Dobbiamo preparare il PD di domani, non quello di ieri”. Eccezionale. Solo un ingegno superiore può infatti capire che preparare quello che è già successo è un tantino difficoltoso.

EPILOGONE

Pare che don Sciortino e Beppe Del Colle siano temporaneamente introvabili. Stanno lavorando a un’opera, prevista in almeno quindici fascicoli, che verrà offerta in tutte le parrocchie, dal titolo: “Il pensiero politico di Veltroni e le nuove prospettive della lotta antifascista”. Berlusconi è avvertito: la riscossa democratica è iniziata, non solo a Milano, dove i centri sociali prendono a democratiche sassate i quattro gatti che vogliono aprire il circolo “Cuore Nero”, ma in tutta l’Italia. Il pullman “Salva l’Italia” ritrova vigore. E speriamo trovi anche il carburante, vista la situazione economica del PD. (Hanno chiesto ai DS almeno un pieno, ma quelli, duri, non mollano!)

Vi terremo informati. Arrivederci alla prossima settimana.

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