martedì 23 settembre 2008

LA STRAGE IN FINLANDIA NON NASCE DAL NULLA

In un istituto professionale di Kauhajoki, in Finlandia, uno studente ventenne è entrato armato di pistola e ha seminato la morte prima di suicidarsi. Il bilancio finale è terribile: undici ragazzi morti. Ora il governo finlandese ha già annunciato una revisione della legge sul possesso di armi, mentre i vari santoni dell'informazione si interrogano sul perché di questi folli gesti, che si ripetono con allarmante frequenza.

Perdonatemi, ma mi pare che qui troppi siano o stupidi o ipocriti. Ipocriti, perché non vogliono vedere le cause di questi gesti, che non hanno proprio nulla di strano. O stupidi, se queste cause semplicemente non sono in grado di capirle.

Quel giovane (e come lui gli altri giovani, non pochi, che hanno commesso stragi nelle scuole) in mezzo a cosa è cresciuto, cosa ha respirato, quali messaggi educativi ha ricevuto? Viviamo in una società, e il discorso vale ormai a livello mondiale, almeno nel cosiddetto “mondo civilizzato”, in cui un giovane sa che:
- una madre può uccidere il proprio figlio. Anzi, è un suo “diritto” tutelato dalla legge. Si chiama aborto.
- un malato particolarmente grave o terminale si può accoppare, così ci si leva il fastidio. Nelle nazioni in cui ciò non è ancora ammesso, si troverà sempre l'escamotage ideologico e il magistrato compiacente per cavarsela. Si chiama eutanasia
- ci si può drogare, ossia uccidere, perché fior di politici sono pronti a ridicole lotte contro le sigarette, ma definiscono come “esercizio di libertà” l'uso di stupefacenti, sostanze che annichiliscono la mente e rendono l'uomo un rottame. E chi è in preda alle droghe non uccide solo sé stesso, ma diventa un potenziale assassino: basta che si metta alla guida di un'autovettura, o che in crisi di astinenza abbia bisogno disperato di soldi per comprarsi la “dose”
- Si possono vivere e pubblicizzare le peggiori perversioni, perché un conformismo idiota ha dichiarato che gli omosessuali sono normali, che la famiglia tradizionale è superata. Addirittura si possono dare in adozione, ormai in diversi Paesi, bimbi a coppie di pederasti o di lesbiche, demolendo così ogni possibilità, per quei bimbi, di una crescita normale, di un normale sviluppo della personalità
- si può svilire, sbeffeggiare in ogni modo la Chiesa, se questa richiama anche solo all'ordine razionale della vita. La si definisce “repressiva”, perché ormai vale solo una legge, quella che dice che ogni capriccio, anche il più fetido, è un “diritto”.

In questa porcilaia di Società, che puzza di morte e che non sa che esprimere morte, che ha voluto abbandonare Dio e ora si ritrova smarrita davanti ai mostri che genera, che c'è di strano se un ragazzo un mattino si sveglia, si alza, si mette una pistola in tasca e se ne va in giro ad ammazzare un po' di gente? Quel giovane probabilmente non era diverso da tanti altri, ma solo un po' più malato, un po' più debole.
Ma, amici miei, quando si ammazza un bimbo tratto dall'utero materno, la sola differenza è che questo non urla, e che non c'è bisogno di sparargli. Alle volte, se per caso è un feto testardamente vitale, lo si può lasciar morire su un tavolino della stessa stanza dove si è effettuato l'aborto. Se a un malato che rompe tanto le scatole ai familiari si stacca la spina degli apparecchi che lo nutrono, o lo fanno respirare, basta aspettare un poco e creperà da solo.

Quante pallottole risparmiate!

La bella società laica, sputando sui precetti che la Chiesa ripete da secoli e che da secoli hanno creato una società civile, enuncia balle quali la “coscienza civile” o le “lotte”. Lotte per i diritti, ovviamente. E infatti vediamo tutti che si vive in una società serena, tranquilla, magari anche democratica e antifascista. Peccato che questa società abbia ormai perso ogni criterio morale, perché si è scordata che la moralità deriva dalla conoscenza della Verità, e la Verità non la si conosce elucubrando fesserie ideologiche, ma solo accettando che nella propria vita entri Dio che si è fatto uomo, Gesù Cristo, che ha sconfitto la morte.
E la morte ora si prende le sue belle rivincite. Che bel successo, la società laica e laicista!

Ipocriti o stupidi. Che ha fatto quel giovane in Finlandia? Ha ucciso, ha ucciso tante persone. Ha applicato ciò che ha visto e udito fin da quando era un bimbo.
Ora si potrò vietare la vendita di tutte le armi da fuoco. Ma le stragi continueranno, con altri mezzi, o con armi acquistate clandestinamente. Bisogna rinnovare i cuori, e questo, guarda un po', la società laica non ha saputo farlo.

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