lunedì 8 settembre 2008

UN "GRAZIE" AL MINISTRO LA RUSSA

8 settembre 2008. Sono passati 65 anni da quel tragico giorno del 1943, quando iniziò la pagina più nera della Storia italiana, una crudele guerra civile, aggravata dalla presenza delle bande comuniste, che agivano col chiaro e dichiarato scopo di distruggere la società libera e imporre il loro giogo ideologico. Porzus, le foibe, le azioni criminali e sciocche dei GAP, l'assassinio di Giovanni Gentile, il disprezzo per le sofferenze della popolazione civile; il solco di odio si scavava sempre di più e trovò il suo apice simbolico nell'osceno spettacolo di piazza Loreto. Ma non era finita, non finiva mai. La Volante Rossa, i tumulti del 1960, la sciagurata esperienza del 68, le Brigate Rosse, tutto nasceva da quel patologico bisogno di odiare, dalla scandalosa falsità comunista, che pretendeva di dividere il mondo in buoni e cattivi, in comunisti e in fascisti (tutti quelli che non rendevano ossequio alla sanguinaria ideologia marxista). Intere generazioni sono state educate e bruciate alla scuola dell'odio.

E quindi in questo 8 settembre 2008 diciamo un sonoro GRAZIE al Ministro della Difesa, IGNAZIO LA RUSSA, che è andato a rendere omaggio alle tombe dei caduti della RSI. Solo i cretini in eterna malafede potranno accusare il Ministro di filofascismo. Finalmente, con questo doveroso gesto, finalmente compiuto da un rappresentante del governo italiano, si è detto, forte e chiaro, che davanti alla morte bisogna saper chinare la testa e meditare sugli abissi di odio che hanno fatto versare il sangue a tanti giovani, dell'una e dell'altra parte.In entrambi gli schieramenti ci fu chi lottò e morì per motivi rispettabilissimi. Poi, la guerra finisce, finalmente, e gli uomini possono ricominciare a guardarsi negli occhi. E tanto più deve finire una guerra civile, per non dividere generazioni e generazioni di fratelli, che insieme dovrebbero costruire il benessere della Nazione.Finalmente il ministro La Russa ha fatto un'azione pulita, doverosa, coraggiosa, che aspettavamo da anni. Speriamo che lo capiscano anche i professionisti dell'antifascismo, e cessino di venerare l'odio.

Grazie, signor Ministro!

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