Il "giro della settimana" è dedicato questa volta a un solo argomento, per nulla da ridere: i nazisti sono sbarcati a Milano e si esibiscono in sfrontate dimostrazioni di forza. Potete vedere dalle foto un gruppo di nazisti (mascherati, come si conviene ai banditi) della banda denominata HAMAS. Inoltre ecco le immagini dei loro principali ispiratori, i signori Hitler e Goebbels, rispettivamente cancelliere e ministro della propaganda del Terzo Reich, quello che già aveva in programma lo sterminio degli ebrei.
Milano ha dovuto subire per quattro volte in una settimana le esibizioni di forza di questi cialtroni, malati di odio e di sete di sangue. L'ultima foto è quella di un bimbo: futuro assassino, ora innocente, ma già vittima della predicazione dell'odio.
Milano cattolica ha dovuto subire la profanazione della sua piazza principale, da centinaia di questi sciagurati col sedere all'aria, intenti a "pregare" dopo aver urlato la loro malattia, aver bruciato bandiere, aver espresso l'unica cosa che conoscono: l'odio e il fanatismo.
Milano cattolica, Milano "capitale morale", sta a guardare i delinquenti che sfilano proclamando la loro intenzione di terminare l'opera che Hitler non è riuscito a concludere. Milano cattolica ha un Arcivescovo (Dio lo illumini!) che non alza la voce, parla di "dialogo" e sta a guardare col suo bonario sorriso. Quale dialogo faremo con questi delinquenti?
Vogliamo restare civili e cristiani. Tornatevene a casa, banditi di Hamas, fanatici dell'odio. Tornate a tirare i vostri razzi, a massacrare i vostri nemici, a usare le vostre donne come animali da riproduzione, a educare la vostra gioventù all'odio. Cosa siete venuti a fare da noi?
Tornatevene nelle terre dove domina la vostra illuminata cultura, tornatevene in quel cupo tunnel in cui vivete, senza pretendere di trascinarvi dentro Milano e l'Italia, che per voi restano esempi di civiltà davanti a cui dovreste solo tacere e ringraziare il Cielo per l'ospitalità che vi diamo e la (troppa) libertà di cui godete. Tornatevene a casa, o prima o poi saremo costretti ad aiutarvi a calci nel sedere
senza la minima stima, vi saluto sperando di non rivedervi



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