martedì 27 gennaio 2009

IL GIRO DELLA SETTIMANA è, per ora, sospeso

Cari Amici,
                    gli ultimi sviluppi della vicenda di ELUANA ENGLARO mi spingono a sospendere per qualche tempo il mio abituale GIRO DELLA SETTIMANA. Avevo ricevuto diversi commenti favorevoli a questa cronachetta settimanale fatta con ironia, ma ora sarebbe improprio scherzare. Ne avremo il tempo in futuro; ma esiste una gerarchia nelle cose, e finché non si vedrà una chiara luce per ELUANA ENGLARO, voglio dedicare lo spazio del mio blog a questa vicenda.
Facciamo il punto.
Oggi il TAR della Lombardia ha annullato il provvedimento con cui la Regione Lombardia vietava alle strutture sanitarie dipendenti di ospitare la giovane donna per ucciderla, facendola morire di fame e di sete.
È pur vero che l’atto di indirizzo del Ministro Sacconi resta tuttora valido (non era oggetto del ricorso al TAR) così come la Regione Lombardia può fare ricorso al Consiglio di Stato.
Ma non sono questi aspetti “tecnici” che mi colpiscono. Piuttosto mi sconvolge una specie di frenesia di dare la morte, in una totale confusione di idee. E mi spiego.
Prima si fa avanti la Mercedes Bresso, presidenta del Piemonte, per annunciare felice che lei è dispostissima ad ammazzare Eluana Englaro. Infatti, dice la Bresso, l’atto del Ministro Sacconi riguarda solo le cliniche private e lei invece mette a disposizione le strutture pubbliche del Piemonte. Poi forse si rende conto di aver detto un’enorme scemenza e non dice altro.
Ma ecco che arriva una casa di riposo di Udine. “Eluana la ammazziamo noi” dicono gioiosi i responsabili della casa di riposo, “infatti non siamo una struttura ospedaliera, ma una casa di riposo, e quindi l’atto del Ministro Sacconi non ci riguarda”.
E oggi arriva la sentenza del TAR, che, tra l’altro (andate a leggerla bene) stabilisce ARBITRARIAMENTE che l’idratazione e il nutrimento con sondino sono un trattamento sanitario e pertanto sono assimilabili a un accanimento terapeutico qualora le condizioni del malato siano “irreversibili”. E anche su questa irreversibilità la scienza non ci da NESSUNA certezza.
In mezzo a tutto ciò sta il papà Beppino, che ormai vive il suo ruolo di divo dal viso corrucciato, e che invoca legalità e rispetto della volontà della figlia.

Riassumendo: siamo di fronte anzitutto a un MARE DI MENZOGNE: chi continua a invocare, come se fosse un nuovo Dio, la “legalità” scorda volutamente che in questi pronunciamenti della magistratura non vi è stato nulla di legale. Compito dei giudici è APPLICARE LE LEGGI ESISTENTI (che qui mancano) e non darsi al diritto “creativo” arrogandosi un potere che non hanno, e arrivando all’assurdo di un giudice civile che emette un provvedimento che è, nei fatti, una sentenza di morte
E il MARE DI MENZOGNE continua dichiarando che lo stato di Eluana Englaro è irreversibile, quando la scienza stessa dichiara di avere ben poche certezze sulla situazione reale dei pazienti in coma (tant’è vero che si sono registrati non pochi casi di “risvegli” del tutto inattesi)
Il MARE DI MENZOGNE prosegue nel dichiarare che si segue la volontà di Eluana, basandosi per questo solo su quanto detto dal Beppino; e se anche fosse vero, in tal modo si vorrebbe legittimare il suicidio, anche se “su procura”. 

Incapacità oggettiva di poter realmente valutar lo stato di Eluana Englaro, provvedimenti astrusi presi da magistrati che hanno ampiamente travalicato dai propri poteri. E comunque, al fondo di tutto ciò, considerazione praticamente nulla del malato: SE E’ IN COMA, TANTO VALE ACCOPPARLO. Come icona di questa pazzia generalizzata abbiamo la commedia, ogni giorno più disgustosa, di un padre scellerato che vuole la morte della figlia, laddove anche un millesimo di millesimo di dubbio (e qui i dubbi sono ben consistenti) dovrebbe far optare qualsiasi essere umano, e a maggior ragione un genitore, per TUTELARE LA VITA.

Io continuo a sperare che non si arrivi alla sciagurata decisione di gettare questa povera donna in un’atroce agonia, facendola morire di fame e di sete. L’autorità politica è finora intervenuta per le vie amministrative, con il provvedimento del ministro Sacconi.
Ora intervenga a fermare questa disgustosa farsa e tragedia con lo strumento del DECRETO LEGGE.

Il sangue di Eluana, se mai dovesse consumarsi il delitto, ricadrà su un padre sciagurato, su giudici felloni che per delirio di onnipotenza hanno tradito il loro compito di rendere giustizia e non morte, su medici indegni che daranno la morte anziché difendere la vita e ricadrà su quanti sono stati a guardare, inerti come bestiole amorfe. NON VOGLIAMO, NON POSSIAMO ESSERE DI QUESTA SCHIERA DI VIGLIACCHI.

Continueremo a fare ogni possibile iniziativa per impedire questa barbarie nazista, questo delirio di morte che si sta impadronendo di troppe coscienze. Un malato grave, se Eluana dovesse essere uccisa, saprà che per lui non vi è più alcuna tutela o sicurezza: I NUOVI NAZISTI VOGLIONO LIBERARSI DAL PESO DI QUANTI HANNO BISOGNO DI CURE E DI AMOREVOLE ASSISTENZA. Forse aspirano, come già fece Hitler, a una società di individui belli e perfetti. Ma nei loro occhi brilla una sola luce: quella del demonio

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