lunedì 1 giugno 2009

L’ARGOMENTO DELLA SETTIMANA - 25 – 31 MAGGIO 2009

LA POLITICA DELLA FOGNA. SILVIO, TIENI DURO !


Mancano ormai pochi giorni al turno elettorale europeo e, per molte circoscrizioni, anche amministrativo, e la campagna elettorale sta sempre più rotolando verso uno schifo senza precedenti.
In verità è da un anno, anzi da metà aprile dello scorso anno, che qualcosa non funziona più nella politica italiana. Nel mese di aprile dello scorso anno l’elettorato ha mandato a casa una sinistra pasticciona,a inconcludente, parolaia, rissosa e ha dato un consenso chiaro e netto al centrodestra e in particolare a Silvio Berlusconi. Non si è trattato di un consenso risicatissimo, per poco più di ventimila voti (mai sottoposti a verifica…), come quello che conseguì il Mortadella due anni prima. Si è trattato di una valanga democratica che ha detto basta al governo del non governo, al pasticcio marxista in salsa democattolicoadulta.
Da allora la sinistra ha iniziato a perdere sempre più i cavalli e poi, rimasta ormai senza questi nobili animali, ha perso la testa (almeno quel po’ che ne aveva) e ha perso anche il buon gusto. La sinistra italiana è quanto di più antidemocratico si possa immaginare. Elitaria, profondamente schifata da un elettorato giudicato scemo e arretrato perché ha scelto Berlusconi (ricordate i commenti dello skipper D’Alema sul fatto che alle elezioni succedono certe cose perché la gente in Italia non legge libri?...) si è dedicata da allora a un’unica attività: cercare di demolire Berlusconi con tutti i modi, alla faccia delle dichiarazioni iniziali del fu Walter, che era allora segretario del coso, del PD, e che, forse in un raro momento di lucidità, aveva proclamato che l’antiberlusconismo era una gran cazzata e che la sinistra avrebbe svolto una opposizione leale e costruttiva.
Fino a un certo punto c’era anche da ridere. Tra gli sproloqui del Di Pietro (sentendo il quale sorge un solo legittimo dubbio: è alcolizzato o proprio scemo?) e i disperati tentativi del SuDario di fare grandi proposte politiche, la sinistra continuava a scavarsi lietamente la fossa. Ma chi regge il mestolo (che non può certo essere un SuDario o un Di Pietro, o tantomeno un Ferrero; questi sono tutti omarini) si è reso conto che le cose non andavano. Berlusconi governa e ottiene risultati, ministri come Brunetta o Maroni sono ormai molto popolari. Ma è soprattutto lui, il Silvio, l’uomo da distruggere, perché la gente lo apprezza, perché all’estero lo apprezzano, perché operazioni come quelle dei rifiuti di Napoli o dell’intervento all’Aquila erano successi indiscutibili… e allora?
Oltretutto la sinistra si trovava un’arma spuntata in mano. Il solito manipolo, non molti uomini, ma molto agguerriti, di magistrati rossi avevano le mani legate dal Lodo Alfano. Basta la conclusione, tra l’osceno e l’umoristico, del processo Mills per capire come certa magistratura con metastasi comuniste cerchi disperatamente di danneggiare il Capo del Governo, con clamorosi autogol. E allora ecco che, senza il minimo pudore, si sceglie la strada delle fogne.
Ecco un crescendo rossiniano per cui una vicenda privata come i dissidi tra Berlusconi e la moglie divengono materia pubblica. Addirittura c’è chi, senza rendersi conto di quanto stia cadendo nel ridicolo, sostiene che il Presidente debba presentarsi alle Camere per parlare di ninfette e del fatto che senza nessuno straccio di prova gli sia stato dato addirittura del corruttore di minorenni. Una ragazza che festeggiava i suoi diciotto anni si vede la vita sottoposta a TAC del pettegolezzo perché alla sua festa è intervenuto Berlusconi, amico di famiglia. Ma cosa c’entra? Niente da fare! Se un Sircana va in giro in macchina a intrattenersi con pederasti travestiti sono fatti suoi, se Berlusconi va a una festa di compleanno, deve immancabilmente essere l’amante della giovane festeggiata. Anzi, si ipotizza anche che sia il vero padre. Siamo al delirio, ma non è ancora finita. “Repubblica” fa lo scoop del secolo intervistando un tizio che pare sia stato per un po’ il ragazzo di questa giovane sotto mira. L’intervistato (fotografato mentre viene pagato in bigliettoni per rilasciare un’intervista…) fa dichiarazioni alquanto insignificanti, parla di telefonate che spesso arrivavano alla sua ex ragazza dal Presidente. Ma ciò è sufficiente per gettare di nuovo interrogativi sulla vita lasciva e corrotta di Berlusconi. Poi, il fatto che il bravo giovane sia un tantino mascalzoncello, con una condanna per rapina alle spalle, e con diverse segnalazioni di polizia per le sue abituali frequentazioni con spacciatori e gente del genere, che volete che sia? In questo caso si riscopre miracolosamente il diritto alla “privacy” e ci si scandalizza perché alcuni hanno messo in dubbio l’attendibilità di un teste di tal genere, e magari lo hanno addolorato rendendo di pubblico dominio queste sue innocue scappatelle giovanili. Poi spunta un signor Zappadu, fotografo sardo, che cerca di piazzare per fior di bigliettoni una serie di foto con teleobiettivo, fatte nella tenuta sarda di Berlusconi, mentre si svolgeva una festa, presente tra l’altro il primo ministro ceco Topolanek. Le foto non vengono pubblicate perché Berlusconi a questo punto, legittimamente seccato, invoca la tutela del garante della privacy, che ne dispone il sequestro. Naturalmente però si inizia a sussurrare che le foto mostrassero scene orgiastiche, condite dall’immancabile folto gruppo di belle e giovanissime donne. Tra l’altro al Presidente Berlusconi, che ha pur sempre, anche se ottimamente portati, anni settantadue, viene attribuita un’attività sessuale da mandrillo giovane in particolare calore. In mezzo a tutta questa cuccagna ecco che spunta una giovane che ha partecipato a una di quelle paurose idiozie (grande fratello, presumo) e che racconta che due giornalisti dell’Espresso le hanno offerto un compenso se lei era in gradi fornire prove di una sua relazione con Berlusconi. Bastava anche un sms… e la ragazza pare si sia divertita a “sparare” una richiesta di 50.000 euro, per sentirsi rispondere che era “trattabile” purché ci fosse almeno l’invocato sms lubrico e lascivo del Presidente lascivo e lubrico. 

Questa è solo e semplicemente politica della fogna, l’ultima spiaggia della sinistra che ha esaurito ogni altro argomento e che cerca disperatamente, a pochi giorni da un voto che sarà per lei un’altra batosta, qualcosa per screditare Berlusconi. Ormai la sua sola “politica” è questa: Berlusconi deve morire, perché governa sul serio, perché è popolare, perchè è un intruso che ha voluto entrare nel “salotto buono” della politica, giusto per dire: “Cari signori, qui c’è puzza di chiuso. Da quanto anni non cambiate aria?”. Dopodichè se ne è uscito dal salotto “buono” ma fetente, e si è dato alla politica, portando la prima vera novità nella Storia di questa repubblica delle banane che è l’Italia, e governando in un modo che finalmente la gente può capire e apprezzare.
Berlusconi deve morire, e non ci meraviglieremmo se nei giorni prossimi la buona stampa conformista scoprisse che è un tantino pedofilo (ultimo tabù che per ora è rimasto alle sinistra). Poi ci vorrebbe anche un magistrato che, non potendo colpire direttamente Berlusconi, iniziasse qualche indagine cervellotica su qualche persona vicinissima al presidente. Che so, si potrebbe “aprire un fascicolo” contro Fedele Confalonieri con l’accusa di cannibalismo, abigeato e cospirazione politica. E non venite a dirmi “ma non è vero”, perché è notorio che certi nostri magistrati ormai da tempo sanno benissimo che l’ultima cosa che interessa per aprire un’inchiesta è la fondatezza o meno delle accuse. Chi pretende prove, riscontri, testimonianze, ha una visione arretrata della giustizia “creativa”. L’importante è aprire l’inchiesta, magari facendone arrivare notizia in anteprima agli amichetti dell’Espresso e di Repubblica. Che poi vada come è regolarmente andata in buffonate come Mani Pulite, ma che importa? L’importante intanto è gettare fango su fango, e chi è abituato a rimestare nelle fogne non ha paura a immergere il braccio per tirar su un poco di liquame da buttare addosso all’avversario.
Resta un’ultima nota che da una luce di ridicolo a tutto questo schifo: gli stessi politici che da anni difendono pederasti, lesbiche, pervertiti d’ogni tipo, che hanno portato in aula un insulto al buon gusto e alla morale come il travestito Vladimiro Guadagno, proprio questa gente scopre a un certo punto di essere moralista. Come dire: da quale pulpito viene la predica? 

Però resta il fatto che tutto questo schifo è orchestrato col chiaro intento di screditare Berlusconi e di fargli saltare i nervi. Dubito che la sinistra otterrà qualcosa, anche perché ormai non e più capace di diffamare con abilità, come a “bei tempi” togliattiani. No, ormai si rimesta nelle fantasie sessuali di qualche scribacchino e si scrivono un po’ di porcate gratuite.

E per solidarietà umana verso Silvio Berlusconi, ma anche per riconoscimento di quanto sta facendo a guida del Paese, e nella convinzione che la sua figura sia tuttora assolutamente necessaria per far funzionare l’Italia, propongo a tutti di accedere al sito www.forzasilvio.it . Io l’ho già fatto. È un modo semplice per manifestare al Presidente la solidarietà di quanti, non avendo il paraocchi dell’ideologia, sanno riconoscere chi opera nell’interesse del Paese. Andate su www.forzasilvio.it e date il vostro nominativo come amici di Silvio Berlusconi.

A tutti una buona nuova settimana

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