domenica 28 giugno 2009

L’ARGOMENTO DELLA SETTIMANA - 22 – 28 GIUGNO 2009

Karl McCluney: assassino o semplicemente conformista?

L’argomento di questa settimana ci arriva dalla Gran Bretagna, da Manchester, dove il locale Tribunale ha giudicato colpevole di omicidio un ragazzo di quindici anni, Karl McCluney, che ha ucciso una bimba di due anni, Demi Leigh-Mahon. La madre della piccola, una tossicodipendente poco più che ventenne, di nome Ann McDonald, gliela aveva temporaneamente affidata, dovendo andare a ritirare l’assegno di previdenza sociale. L’improvvisato baby sitter ha confessato alla Polizia di aver ucciso la bimba perché con i suoi pianti gli impediva di guardare in pace la televisione. A completamento dell’atrocità della notizia, si aggiunge che il medico legale ha individuato sul corpicino sessantotto – dicasi sessantotto – lesioni, causate da pugni o morsi. Un omicidio commesso con furia animalesca.

Ora naturalmente davanti a una cosa così atroce la prima reazione umana è quella di restare inorriditi, di non aver parole, di poter solo esecrare il gesto del giovane mostro, seppur sia stato scritto che l’assassino ha un quoziente d’intelligenza molto basso. Ma il fatto di essere deficienti non giustifica tanta ferocia.

Orrore, commozione, esecrazione. Che bei nobili sentimenti! Chi di noi, persone dabbene, farebbe una cosa simile? Nessuno, certamente! E allora è legittimo essere inorriditi.

Non sono d’accordo: siamo nell’ufficialità dell’ipocrisia. Karl McCluney è un assassino? Certamente, visto che chiunque uccida un’altra persona, fuor dai casi di legittima difesa o stato di necessità, si definisce tale. Ma Karl McCluney è anche un perfetto prodotto di questa Società schifosa, e proprio perché deficiente si è espresso meglio di altri. Perché gli mancano un po’ di freni inibitori, come capita spesso nei ritardati mentali. Ma ha fatto un’azione coerente con i valori ai quali questa Società schifosa lo ha educato.
Il giovane omicida ha quindici anni. Ergo, fin dalla nascita è cresciuto in una cultura e in una società che gli hanno insegnato che un bambino si può benissimo accoppare se da fastidio. Si chiama ABORTO, ma il suo vero nome è OMICIDIO, CRIMINE ABOMINEVOLE. Se la legge, che dovrebbe regolare anche i comportamenti morali dei cittadini, diviene essa stessa fonte di immoralità, come si può pretendere che i cittadini non divengano immorali?
E SE UNA MADRE HA IL DIRITTO, RICONOSCIUTO E DIFESO DALLA LEGGE, DI AMMAZZARE IL FIGLIO CHE ANCORA PORTA IN SE’ STESSA E DI FARLO MAGARI PER LE RAGIONI PIU’ FUTILI E SCIOCCHE (ammesso che mai possa essere invocata una “ragione” per uccidere un bimbo…), PERCHE’ UN GIOVANE, OLTRETUTTO NEPPUR GENITORE, MA SOLO IMPROVVISATO BABY-SITTER, NON DEVE AVERE IL DIRITTO DI ACCOPPARE UN PICCOLO CHE GLI IMPEDISCA DI GUARDARE LA TELEVISIONE? Già, la televisione, un altro degli idoli della nostra Società schifosa. Nella sua mente primitiva, nella sua morale appiattita, in quel momento uno spettacolo trasmesso dal Grande Dio, la televisione, è più importante di qualsiasi cosa. Quindi, perché non uccidere chi ne impedisce la visione?
Il fatto che poi l’omicidio sia stato commesso con tanta brutalità rientra nella personalità del deficiente, più feroce, più animalesco. Ma, mi si consenta, diventa un dettaglio.

IL BRAVO MEDICO CHE ESTRAE PEZZI DI ESSERE UMANO DALL’UTERO MATERNO E POI LI GETTA VIA, “LIBERANDO” COSI’ LA DONNA DA UNA INDESIDERATA GRAVIDANZA, HA FORSE FATTO QUALCOSA DI DIVERSO? La piccola infelice Demi Leigh-Mahon avrà di sicuro urlato mentre il bruto infieriva su di lei. E ora c’è un Angelo in più in Cielo, a pregare per questo mondo alla deriva. UN FETO NON URLA. QUESTO E’ UN GRANDE VANTAGGIO, PERCHE’ SAREBBE DAVVERO SGRADEVOLE AVERE UNA LINDA STRUTTURA OSPEDALIERA SCONVOLTA DA URLI MENTRE SI COMPIE UN’OPERAZIONE LEGITTIMA, FINANZIATA COI SOLDI DELLA PUBBLICA SANITA’.

Anni fa una piccola donna dal volto raggrinzito, piegata dagli anni e dalle fatiche, ma dotata di una forza spirituale enorme, Madre Teresa di Calcutta, ebbe a dire al sig. Clinton, allora Presidente degli Stati Uniti: “come potete, voi che autorizzate una madre a uccidere i propri figli, a parlare di pace nel mondo?”.

Ogni giorno scendiamo un po’ di più nell’abisso, e se non ci fermeremo in tempo non riusciremo più a risalire. La madre della piccola martire era una drogata. E questo completa il quadretto, in una Società che ha spesso difeso il “diritto” a drogarsi, tanto da inventare l’abominevole balla delle droghe “pesanti” e “leggere”.
Una madre drogata, un baby sitter semideficiente, una bimba di due anni massacrata. Nulla di strano, signori. Non versate lacrime da coccodrillo, piuttosto preghiamo e diamoci tutti da fare per risalire l’abisso, per rivedere la luce dei valori tradizionali che, soli, creano una Società umana e ordinata. Sono quegli stessi valori cristiani sui quali oggi si sputa sopra, perché non piacciono, perché richiamano alla misericordia e al rispetto, contro l’egoismo sfrenato e il materialismo. A Genova, sfilata di pederasti che reclamano il loro “orgoglio” (chissà poi di cosa…). A Manchester si ammazza una bimba. Nulla di strano, tutto conseguente e logico.

E quindi ripetiamo la domanda: Karl McCluney: assassino o semplicemente conformista?
 

Nessun commento: