domenica 28 giugno 2009

LA PAURA DI USARE LE PAROLE GIUSTE

Viviamo in un'epoca di stranissimi pudori. Poichè non riusciamo a risolvere i problemi, preferiamo nascondere la realtà sotto nuovi nomi. Così non abbiamo più pederasti ma "gay", non abbiamo più pettegolezzi idioti, ma "gossip". Eccetera.

Ora, la prostituzione è antica quanto il mondo e un tempo si usavano le parole "prostituta" - in buon italiano - oppure, in linguaggio più da caserma si parlava di puttana, zoccola, eccetera eccetera. Chiedo scusa per la crudezza del linguaggio, che non mi è davvero usuale. Ma c'è un perchè.

Senza voler giudicare nessuno, e Nostro Signore stesso ci dice che pubblicani e prostitute ci precederanno in paradiso (ma, attenzione, lo dice per sottolineare i nostri peccati, non per esaltare le discutibili professioni...), resto stupito dal fatto che attualmente si può usare una sola parola, "escort", per indicare la signora che sbarca il lunario cedendo a nolo parti del suo corpo (che non è qui il caso di specificare) per soddisfare l'altrui libidine. Ora, fuori di ogni giudizio morale, ci sono però quintali di studi di psichiatria proprio sul fenomeno della prostituzione, sulle sue origini, sulla personalità della prostituta, in genere priva di ogni autostima, quando addirittura non desiderosa di degradarsi in un'attività, che, mi sia consentito, non è davvero il massimo per la dignità di una persona. Parimenti la prostituta perde ogni senso morale, proprio perchè ha perso il primo di tutti (il rispetto di sè stessa) ed è disponibile, per danaro, a fare o a dire qualsiasi cosa.La psichiatria forense ci insegna che la prostituta è in genere uno dei testi meno attendibili perchè, priva ormai di senso morale, misura ogni azione solo in base all'utilità che le procura, al danaro che guadagna. 

Ora, il grande gruppo editoriale industriale che fa capo al sig. De Benedetti, e che comprende fonti di Verità indiscutibili come Espresso e Repubblica, decide di fare la guerra, senza esclusione di colpi, al Presidente del Consiglio. Fallite altre strade, trova una testimone attendibilissima: una... oh, scusate, stavamo per dire una ........ no, no, trova una escort, che fornisce a puntate la "sua" verità sull'abisso di perversioni che sarebbe il signor Berlusconi (fa anche rima). Complimenti. Ma dal vate (senza "r" finale) Scalfari ci saremmo aspettati qualcosa di più qualificato. Invecchiando, anche lui inizia a dare segni di cedimento.

Voglio proporre un giochetto. Al posto della parola "escort", che ha un che di esotico, misterioso, senza dubbio suggestivo, usiamo il buon vecchio italiano, magari un po' da caserma. Le signore mi scusino, ma proviamo a immaginare alcuni titoli di giornale:

"Una baldracca accusa il Presidente Berlusconi". Oppure: "Espresso e Repubblica si affidano a una puttana per far guerra al Capo del Governo". 

E qui mi fermo. Ma non rende meglio l'idea dell'attendibilità della campagna di fango scatenata da certa sinistra forcaiola?

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