martedì 23 giugno 2009

L’ARGOMENTO DELLA SETTIMANA – 15 - 21 giugno 2009

LETTERA APERTA AGLI AMICI CATTOLICI. ARGOMENTO: IL PRESIDENTE BERLUSCONI


Cari Amici, ora che, fatti anche i ballottaggi, le elezioni si sono finalmente esaurite, vedremo se la guerra furibonda scatenata contro il Presidente Berlusconi cesserà o se avrà un seguito. Personalmente sono convinto che continuerà, e in modo più virulento di prima, perché con la conclusione di queste amministrative la sinistra ha portato a casa una ulteriore sconfitta (al di là delle cretinate che dice un Franceschini) e quindi difficilmente uscirà da quel parossismo che ormai la pervade. Liberarsi di Berlusconi è diventato ormai una forma ossessiva e visto che con i voti non ce la fa, continuerà con le campagne scandalistiche.

Ora, io credo che anzitutto sia da chiarire un punto: tutto quello che è stato scritto e detto su Berlusconi è ancora tutto da dimostrare, e se teniamo conto che uno dei “personaggi chiave” utilizzati da Repubblica-Espresso è una prostituta, si può ben capire l’estrema affidabilità delle fonti. È poi tutt’altro che chiara la figura di questo fotografo che fa miglia di scatti e poi li tiene nel cassetto, in attesa di tirarli fuori al momento giusto… Insomma, io non so se ci sia realmente una congiura, ma di sicuro è alquanto strano questo accanimento con fornitura dosata di testimonianze, immagini, eccetera. 
Dicevo che tutto è comunque da dimostrare, e in genere in uno Stato civile chi lancia accuse deve dimostrarle, altrimenti è un calunniatore. Qui si sta invece entrando in uno strano clima, per cui l’accusato deve discolparsi, come se Repubblica-Espresso fossero una specie di “fonte della verità” le cui notizie sono assolutamente indiscutibili. In tal senso mi ha stupito la posizione assunta da Giuliano Ferrara che sostiene appunto (seppur con le migliori intenzioni di aiutare Berlusconi) lo stranissimo concetto per cui un accusato deve dimostrare la propria innocenza, a prescindere dalla credibilità delle fonti da cui viene accusato.

Ma mettiamo anche che Berlusconi sia un donnaiolo impenitente. Non lo so, non me ne frega nulla, perché quello che chiedo a Berlusconi come cittadino italiano è che faccia bene il suo mestiere di Presidente e che faccia lavorare bene il Governo. E mi pare che finora il primo anno di governo di centrodestra sia ricco di punti positivi.

Ma perché indirizzo queste righe “agli amici cattolici”? Perché si sta diffondendo uno strano modo di ragionare che, partendo dall’assunto che un politico deve anche avere dei costumi irreprensibili, tende a “sfiduciare” Berlusconi. Ora, a prescindere dal fatto che in quanto a costumi, vorrei proprio sapere chi ha il coraggio di tirare la prima pietra, a prescindere dal fatto che tutti sono bravissimi nel fare l’esame di coscienza, purché si tratti della coscienza altrui, a prescindere da tutto ciò, vorrei ricordare un fatterello che forse si è già censurato nella cosiddetta “pubblica opinione”. Qualcuno forse ricorderà che alcuni mesi fa un padre degenerato, Beppino Englaro, reclamò e ottenne (di fatto, con enormi violazioni del diritto) la facoltà di ammazzare la figlia, colpevole di necessitare di assistenza continua dopo un grave incidente automobilistico. La figlia si chiamava ELUANA ENGLARO. Il padre degenerato da quindici anni aveva bellamente “scaricato” la figlia, che infatti era accudita in un Istituto di Suore. Ma ciò nonostante ne voleva la morte in modo ossessivo, sicché trovò a un certo punto dei giudici, persone come lui, ma un poco più malate di lui, che gli diedero la sospirata autorizzazione all’omicidio.
Ci ricordiamo chi cercò di salvare la vita di ELUANA ENGLARO? Prima fu il ministro Sacconi (ex socialista) che indirizzò alle ASL un promemoria circa il dovere di assistere (e non di eliminare) i degenti. Poi l’atto del ministro Sacconi fu aggirato dagli sciagurati amministratori di una Casa di “cura” di Udine, che si dichiararono disponibili a partecipare all’omicidio. Chi intervenne? Berlusconi, riunendo d’urgenza il Governo, che votò all’unanimità un decreto –legge che avrebbe salvato la vita di Eluana. Poi il decreto legge fu bloccato dal comunista Napolitano che, abusando della carica che per nostra disgrazia ricopre, bloccò il decreto legge, dando così il definitivo “via libera” alle mani omicide, che si affrettarono a compiere il loro crimine. Nella stessa circostanza la “cattolica” Rosy Bindi si complimentò col comunista Napolitano che “difendeva la Costituzione”.
Sono i fatti che contano. E I FATTI CI DICONO CHE BERLUSCONI ERA SCESO IN CAMPO QUANDO C’ERA DA DIFENDERE LA VITA, ARRIVANDO ANCHE A IPOTIZZARE (DOPO IL SABOTAGGIO DI NAPOLITANO) UNA REVISIONE COSTITUZIONALE PER RIDURRE I POTERI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

E allora mi sento di dire che
SU UN VALORE ESSENZIALE E NON NEGOZIABILE, QUALE E’ IL DIRITTO ALLA VITA, BERLUSCONI SI E’ SCOPERTO, HA AGITO. HA DIMOSTRATO, CON I FATTI, UNA DIRITTURA MORALE CHE PURTROPPO (DUOLE DIRLO) E’ MANCATA AI MOLTI, MOLTISSIMI CATTOLICI (COMPRESI DIVERSI VESCOVI) CHE SUL CASO DI ELUANA ENGLARO HANNO OSSERVATO IL SILENZIO.

D’accordo che siamo il Paese che ha il raro onore di aver emanato una legge che consente alla madre di ammazzare il figlio (quello che si chiama “aborto”) a firma di tre ministri “democristiani”.
MA COSA CI INTERESSA DI PIU’, COME CATTOLICI: CHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FACCIA VITA DA FRANCESCANO O CHE ABBIA GIA’ DATO PROVA DI ESSERE UN VERO DIFENSORE DI UN VALORE, COME LA VITA, CHE VIENE ATTACCATO DA PIU’ TARDI, CON L’ABORTO E, DOPO IL CASO ENGLARO, ANCHE CON L’EUTANASIA?

Quello che fa Berlusconi tra le mura di casa sua, o tra le lenzuola, sono fatti suoi e, ripetiamolo ancora, chi ha scagliato il fango non ha comunque dimostrato un bel nulla. Ma chi agisce come ha agito lui nel caso Englaro è comunque un uomo che non ha scordato Dio, mentre molti si fanno un vanto della loro “morale laica”, fatta peraltro di “libertà” di essere pervertiti e di ammazzare. Bella libertà. 

Ergo, cari amici cattolici, prima di fare i moralisti, cerchiamo di riflettere. Non scordandoci un’altra faccenduola: che è un vero schifo il fatto che si dimostri, da parte dei sinistrati, un totale disprezzo per la volontà degli elettori e si cerchi con ogni mezzo di eliminare l’uomo che la maggioranza degli Italiani ha scelto come Capo del Governo.

E mi si consenta una ultima, piccola notazione: non so se sia più umoristico o sciagurato il fatto che si ergano a difensori della morale quegli stessi sinistri che da anni difendono ogni tipo di perversione. Forse la vera colpa di Berlusconi sta nel fatto che gli piacciono le donne, e non i transessuali, come a un certo signor Sircana, portavoce del governo Prodi?

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