martedì 25 novembre 2008

UNA TELEFONATA DALLA SIGNORA NICOLE RAMADORI, GIORNALISTA

Stasera ho avuto la sorpresa di una telefonata, molto gradita, da parte della signora Nicole Ramadori, la giornalista di Rai uno che mi aveva intervistato per il programma del 13/11 dedicato a Eluana Englaro.

La signora Ramadori mi manifestava il Suo rincrescimento perchè io avevo associato la parola "censura" al Suo nome. Ci tengo quindi a precisare che ero soprattutto stupito per il ritardo con cui la trasmissione veniva messa in Rete. Inoltre non avevo nascosto il mio disappunto per le parti tagliate dell'intervista. La signora Ramadori mi ha fatto presente come però in Radio il tempo sia tiranno, e buona parte delle interviste subiscano tagli proprio per consentire di rimanere nel tempo programmato.

Del resto da parte mia non posso che ribadire che la signora Ramadori era stata nei miei confronti molto corretta e disponibile, nè mi aveva mai interrotto durante l'intervista (non sempre sono sintetico...). Mi rendo conto che del resto il singolo giornalista fa l'intervista, poi questa entra in un complesso di altre interviste, stacchi musicali, ecc., fino a costituire un intero programma, la cui sistemazione generale dipende da una regia e da una direzione, che fanno le loro scelte.

Tra l'altro, proprio gironzolando sul sito di Radio uno, ho ascoltato altri "speciali" di Radio notte, e ho sempre apprezzato i modi della signora Ramadori: cortesia, domande poste pacatamente, senza polemiche, disponibilità verso l'intervistato.

Quindi, pur mantenendo il mio rincrescimento perchè alcune frasi sono state tagliate (ma di questo, al più, mi lamento con la Rai) voglio ribadire che non desidero assolutamente associare questo mio rincrescimento alla signora Ramadori, della quale non ho potuto che apprezzare le doti. 

E quindi da questa mia modesta tribuna auguro alla gentile giornalista un buon lavoro e La saluto con sincera cordialità.

Paolo Deotto

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