lunedì 2 febbraio 2009

ELUANA ENGLARO

VERGOGNA, DOTT. GRECHI !!


Ogni anno si ripete la stanca cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Ogni anno vengono fatte dotte diagnosi, elencazioni dei mali della nostra giusitizia (la "g" ormai la lascio minuscola...), e poi tutto resta come prima. Ora c'è un Governo che vuol porre mano seriamente alla riforma del sistema giudiziario e allora i magistrati entrano in agitazione, perchè temono che le loro condizioni di assurdo privilegio vengano toccate.
E fin qui passi, ogni corporazione difende il proprio orticello, nulla di strano in questa Italia alla deriva.

Ma quest'anno abbiamo avuto un "di più", abbiamo avuto un magistrato che ha perso un'ottima occasione per tacere. Ci riferiamo al dott. Giuseppe Grechi, presidente della Corte d'Appello di Milano, che ha lanciato una sorta di strano "monito" ricordando che nulla e nessuno possono modificare una "sentenza definitiva".
Si riferiva al caso di Eluana Englaro. E ha fatto una figuraccia, sia perchè dovrebbe ben sapere che nel caso di Eluana Englaro non è stata emessa una sentenza (già abbiamo riportato su queste pagine le spiegazioni al proposito del magistrato dott. Agnoli), sia perchè dovrebbe ricordare che per la nostra Costituzione esiste un solo sovrano, il popolo, rappresentato dal Parlamento. 
Ma purtroppo il dott. Grechi è, come molti magistrati, ormai affetto da quel delirio di onnipotenza, per cui un atto di un giudice (sentenza, ordinanza, o magari anche intercettazione inutile...) ha un valore sacrale, promana da un "potere" che è indiscutibile, infallibile, praticamente divino. 
Al dott. Grechi non gliene frega nulla di una donna che può essere ammazzata, sottoponendola oltretutto a tortura, con la privazione di cibo e acqua. No, l'importante è ripetere il ritornello della sentenza (che in questo caso NON ESISTE) che è definitiva, e quindi il volerla mettere in discussione metterebbe in discussione anche l'indipedenza del giudice, eccetera eccetera. E se il giudice sbaglia? Se il giudice giudica laddove non ha competenza? Impossibile! Il giudice ha ragione, perchè è il giudice, e come tale è infallibile.

Dottor Grechi, vergogna! Non si nasconda dietro il dito di espressioni curiali alle quali nessuno più crede. Si ricordi che Lei, come tutti i suoi colleghi, altro non siete che IMPIEGATI DELLO STATO che hanno il compito di applicare la legge. Punto e basta. Non rappresentate nè la morale nè tanto meno la "Giustizia". Al più, se fate bene il vostro mestiere, potete rappresentare la legalità che, Lei mi insegna, non coincide necessariamente con la Giustizia.

Lei ha detto cose false, e lo sa perfettamente. La decisione della Corte d'Appello di Milano è discutibilissima, rivedibilissima, e NON è una sentenza definitiva. E se anche fosse tale, Le ricordo che il Parlamento potrebbe benissimo legiferare per togliere efficacia alla sentenza, così come può farlo in via provvisoria il Governo, con lo strumento del decreto legge. La sovranità, mi perdoni se mi ripeto, appartiene al popolo.

Io non so se Eluana Englaro verrà ammazzata, e se accadrà sarà una pagina nerissima per l'umanità, per la civiltà e anche per la magistratura, che avrà cercato di mettere una pezza di legittimità a un omicidio. Ma forse, diciamocelo francamente, questa stessa magistratura che si affretta a dare gli arresti domiciliari a individui responsabili di un crimine ripugnante (si è accorto di cosa è accaduto a Guidonia nei giorni scorsi?), che non sa rispondere alla legittima domanda di giustizia del cittadino, che si pavoneggia in inchieste strampalate, purchè diano risalto giornalistico, che passa ai giornali i testi di intercettazioni telefoniche, questa stessa magistratura ha davvero poco da perdere.

Ma in questi condizioni non sarebbe meglio un dignitoso silenzio? 

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